Un settembre così bello, caldo e assolato non si vedeva da anni, gli esperti dicono almeno dal 1990 e, così sulle spiagge venete sembra di essere ancora in piena estate. E, anche in questo weekend di Elezioni, molti alberghi stanno lavorando bene. Un tempo erano alcuni politici ad esortare i cittadini ad andare al mare anziché andare a votare…
I gestori di stabilimenti balneari, alberghi, campeggi, ristoranti e bar brindano, perché le presenze sono addirittura migliori di quelle del 2019. Molti hanno deciso di prolungare la stagione fino alla metà di ottobre. Nelle prime due settimane di settembre, c’è stata un’occupazione media delle stanze del 80%, con punte del 90%, percentuali da piena stagione in anni normali.
Sarà per il lungo periodo di segregazione a cui siamo stati costretti per il Covid, o, per le continue notizie sugli aumenti di contagi e focolai, o ancora per le previsioni fosche sull’economia, ma i Veneti hanno voglia di evasione, di sole, di mare e di vento.
Certo non è tutto oro quello che luccica, perché i fatturati sono comunque mediamente dimezzati e il 10% delle strutture ricettive non ha neanche più riaperto. Le misure anti-Covid sul distanziamento, hanno costretto gli alberghi a limitare la capienza di quasi la metà, con perdite pesanti.
In giugno, le stanze d’albergo occupate sono state solo il 30%, contro il 75% dell’anno precedente, in luglio, il 62%, contro l’83%, e in agosto poco sotto la media. Dopo un settembre così, tutti adesso sperano in un ottobre come quello dell’anno scorso, caldo e assolato.