Si è celebrata ieri l’inaugurazione del 799° anno accademico dell’Università degli Studi di Padova, la seconda più antica d’Italia, dopo Bologna. Ed è stato un momento solenne, anche in considerazione della situazione che il Paese sta vivendo da oltre un anno, a causa della pandemia da Covid-19.
Tra la presenza e i contributi di tanti ospiti, come prorettori, membri del Senato accademico e del consiglio di amministrazione, sono giunti anche quelli del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, della Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e del Presidente del Veneto Luca Zaia.
Mario Draghi, molto legato a Padova per motivi che riguardano la sua sfera personale, ha voluto scrivere un messaggio per l’occasione, rivolgendosi a tutti gli studenti che nonostante la pandemia sono riusciti a portare avanti i propri studi fino alla laurea: “oltre 14mila di voi si sono laureati, da quando è iniziata la crisi sanitaria e, tra questi Sammy Basso, che ha ottenuto una laurea in Biologia Molecolare e il cui esempio è giustamente fonte d’ispirazione. Il merito di tali traguardi è stato anche dei vostri docenti, che hanno saputo adattarsi alle circostanze attuali”.
Il Presidente Draghi ha poi voluto ricordare la figura amatissima del professor Giuseppe Basso, direttore storico della Clinica Oncoematologica Pediatrica, venuto a mancare proprio a causa del Coronavirus, nel febbraio scorso.
“C’è un dato che trovo particolarmente incoraggiante: due terzi degli studenti della Facoltà di Medicina, sono donne, un segnale importante, in un Paese in cui il numero di ragazze che si laureano nelle materie scientifiche è basso”, ha voluto rimarcare il Premier.
È stata poi la volta della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, padovana, che ha voluto aprire il suo intervento con un saluto al Magnifico Rettore Rosario Rizzuto, esprimendo la propria gratitudine, “per l’instancabile passione con cui ha guidato in questi anni uno degli atenei più antichi e prestigiosi d’Europa, legato indissolubilmente a Padova e ai suoi cittadini”.
La Presidente Casellati ha voluto poi anticipare l’ormai prossima uscita della pubblicazione “Patavina Libertas”, che verrà presentata ufficialmente al Senato, in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni di storia dell’Università, “opera di alto valore, che ripercorre le tappe della storia secolare di arte, cultura, lettere, scienze, innovazione, talento e genio creativo”.
Concludendo il suo video-messaggio, Casellati si è augurata che il prossimo anno, “ci si possa finalmente ritrovare tutti insieme di persona. Se ciò sarà possibile, vorrà dire che avremo davvero vinto una delle battaglie più difficili della nostra epoca e che saremo quindi tornati a riveder le stelle, come diceva il Sommo Poeta, padre della nostra lingua, che proprio a Padova venne a cercar la libertà dall’esilio e che ci ricorda che il sentiero del Paradiso inizia dall’Inferno”.
Luca Zaia ha poi concluso il giro di interventi, definendo l’Università di Padova come “un fiore all’occhiello del nostro Paese, un’autentica eccellenza, che non smetterà mai di cercare nuove espressioni del sapere e di far tesoro di tutto ciò che ha prodotto in quasi 800 anni di storia”.