“Le specie vegetali sono in grado di compiere astrazioni, di riconoscere i propri parenti, di prendere decisioni e persino di contare” a rivelarlo è una serie di studi condotti dagli esperti del Bo, guidati dal professor Umberto Castiello.
Il professore, docente di psicologia comparativa all’Università di Padova, e il suo team hanno scoperto che le piante nascondo ancora molti segreti: “Dire che le piante sono esseri intelligenti può apparire un’esagerazione, ma è bene sapere che mentre noi abbiamo solo 5 sensi, i vegetali ne hanno sviluppati 15, hanno cognizione dell’ambiente che li circonda e sanno muoversi di conseguenza”.
Sono stati fatti esperimenti sulla Dionea (venere acchiappamosche) e sulla mimosa che dimostrerebbero come le piante sappiano ricordare i segnali per un breve periodo, siano in grado contare e perfino adattarsi in modo responsivo all’ambiente che le circonda.
“Non sappiamo esattamente come avviene il processo cognitivo degli organismi vegetali – sottolinea il prof. Castiello -, ma sappiamo con certezza che questo processo avviene: ciò che possiamo fare è studiarne gli effetti visibili”.