Sulle Torricelle, le belle colline sopra Verona, è scoppiato un piccolo caso diplomatico tra varie istituzioni, a causa di una colonia di gatti e di una Madre Superiora.
Chiunque conosca i gatti, sa che quando scelgono una posto, quello diventa la loro casa. Se poi lì, c’è qualcuno che provvede alle loro necessità: un po’ di cibo, dell’acqua e un riparo per quando piove, allora il gioco è fatto. Così, da circa otto anni, Suor Marisa e Suor Lorenza, della Casa di Spiritualità, avevano abituato una quindicina di gatti alle loro cure.
Tutto è filato liscio fino al giorno dell’arrivo di una nuova Madre Superiora, che ha dichiarato, da subito, la sua contrarietà a questa “forma di coabitazione” perché considerata “sconveniente”.
Sono così stati coinvolti il Servizio Veterinario e la Lav per un vero e proprio sfratto esecutivo: una parte di loro, i più domestici, dati in adozione e gli altri, rimasti in zona, nutriti dai volontari della Lav, all’esterno dell’edificio.
Nel frattempo anche le povere suorine sono state trasferite, sembra per un normale avvicendamento, anche se qualche perplessità sorge spontanea.
Attraverso i vari Social la notizia è rimbalzata un po’ ovunque e, com’è facile immaginare i commenti nei confronti della Madre Superiora e del suo scarso spirito francescano, si sono sprecati.