L’Italia è in fiamme: gli incendi hanno divorato ettari di bosco in Calabria, Sicilia, Sardegna e Campania, purtroppo sono morte altre tre persone. Un triste bilancio che si aggiunge ai due morti, zia e nipote di qualche giorno fa.
“Il tema degli incendi è un’emergenza che deve trovare risposte immediate e vanno trovate con i ristori da dare a chi oggi ha perso tutto”, ha assicurato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, in visita in Sicilia alle comunità colpite dai roghi.
Incendi che a volte nascondono la mano dell’uomo e che risultano anche frutto della scarsa manutenzione e prevenzione delle ampie distese boschive delle quali è ricca l’Italia. “Abbiamo mappato oltre 40 cause alla base degli incendi boschivi: dalle ripuliture dei fondi alle bruciature delle stoppe ai comportamenti dei piromani, che sono una percentuale residuale, al vandalismo. È capitato anche di giovani che hanno dato fuoco per vedere in azione la macchina dei soccorsi”, spiega il colonnello Marco di Fonzo, comandante del Nucleo Informativo Antincendio Boschivo del Comando Carabinieri Tutela Forestale.
Sono state complessivamente 32 le richieste di intervento aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile oggi, di cui 10 dalla Calabria, 9 dalla Sicilia, 4 dalla Sardegna, 4 dalla Basilicata, 2 ciascuna dalla Campania e dal Lazio, una dalla Puglia.
“I piromani sono assassini ambientali. Ma le istituzioni possono e devono fare di più per fermare il fuoco, anche attraverso una coscienza collettiva più attenta e diffusa”, affermano i vescovi della Calabria.