Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università olandese di Utrecht, in collaborazione con il Global Health Institute di Barcellona e lo svizzero Tropical and Public Health e, pubblicato recentemente sulla rivista scientifica “The Lancet Planetary Health”, ha certificato che la Pianura Padana è la zona con i tassi di inquinamento atmosferico più alti di tutta l’Europa.
Inoltre, nella relazione tra inquinamento, malattia e morte, la città di Vicenza in particolare risulta essere la prima in Veneto, la terza in Italia e la quarta in Europa, con un numero molto alto di decessi che hanno come concausa la presenza nell’aria di polveri sottili.
Secondo i dati pubblicati, relativi al 2015, la città più inquinata d’Europa risulta essere Brescia, seguita a stretto giro da Bergamo; in terza posizione c’è la cittadina ceca di Karviná e in quarta, Vicenza. Poi seguono altre città venete, Verona, undicesima; Treviso, quattordicesima; Padova, quindicesima e Venezia 23ª. Viceversa, la città più virtuosa d’Europa risulta essere la capitale islandese Reykjavík.
La città berica svetta nella preoccupante classifica per il livello medio di polveri sottili, registrato nell’arco dell’anno, sempre al di sopra dei 25 microgrammi di PM2, 5 per metro cubo d’aria, fissato come limite dall’Unione Europea, ma che secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, non dovrebbe comunque superare i 10 microgrammi.
Stando alle considerazioni dei ricercatori dello studio pubblicato, il problema delle polveri sottili risiede nel fatto che, “contengono un misto di elementi solidi e liquidi, sospesi nell’aria, che includono anche metalli e materia organica” e che proprio per la loro dimensione riescono a penetrare con facilità nei polmoni, andando ad aggravare situazioni patologiche pregresse, come per esempio certe forme di allergia.
Lo studio ha di fatto certificato quello che era già noto da tempo, infatti nel 2019 una ricerca portata avanti da una società patrocinata dall’Università di Venezia, aveva stimato che ogni anno nel solo Vicentino, ben 837 decessi avessero come concausa proprio l’inquinamento atmosferico, da polveri sottili, che derivano in gran parte da attività umane, come il riscaldamento degli ambienti e i trasporti.
Simona Siotto, Assessore all’Ambiente di Vicenza, ha dichiarato che per troppo tempo la questione ambientale è stata trascurata e che, “bisogna invertire la rotta con misure coordinate e integrate”.