Luca Dal Zilio è un giovane sismologo trevigiano che è già considerato una star e potrebbe diventare l’erede del grande Charles Richter, il fisico americano, che diede il nome alla scala sismica che misura la magnitudo dei terremoti.
Rappresenta una delle tante belle storie dei nostri migliori cervelli fuggiti, raccontata sul Corriere da Giovanni Caprara, che spiega come questo giovane scienziato di Treviso, abbia sempre avuto una grande passione per i fenomeni più violenti della terra: “il terremoto è una delle manifestazioni naturali più incredibili che ti fa capire quanto la Terra sia viva e ancora misteriosa”.
Dal Zilio, che studiava Geologia a Padova, è approdato in California, dopo un dottorato all’ETH di Zurigo, in quello che è considerato il tempio della sismologia, il politecnico Caltech, il luogo in cui Charles Richter concepì la sua scala, per misurare i fenomeni sismici, andando oltre quella di Mercalli, che poi, Hiroo Kanamori, altro illustre geofisico, perfezionò.
Il giovane trevigiano, che ha scelto la Caltech proprio per riuscire a decifrare gli incredibili enigmi del nostro pianeta, considerandolo “il luogo più importante del mondo per indagare come e perché la terra tremi”, adesso si occupa prevalentemente dei terremoti più devastanti, quelli di 8 e 9 gradi di magnitudo, seguendo un progetto finanziato dall’US Geological Survey e dalla Swisse National Science Foundation.
Le ricerche di questo nostro astro nascente della sismologia si svolgono sull’affascinante frontiera della creazione dei modelli matematici, che cercano di spiegare la nascita e l’evoluzione dei movimenti sotterranei, che sconvolgono la superficie terrestre. ”Con Gps e radar cogliamo gli spostamenti più minuti del suolo. Con questi dati, raccolti nelle zone più critiche, come California, Giappone e Italia, grazie ai super-computer, realizziamo delle simulazioni numeriche, in grado di ricostruire i processi molto lenti, che avvengono nello spazio di due o trecento anni e, dai quali all’improvviso, si possono scatenare scosse e rotture della crosta terrestre. Ma non solo, riusciamo anche a proiettarci nel futuro, descrivendo possibili sismi in grado di emergere fra mille anni…stiamo entrando in una vera rivoluzione, facendo ricorso all’intelligenza artificiale e ad algoritmi capaci di descrivere aspetti prima irraggiungibili”.
Oltre alla ricerca, Luca Del Zilio si occupa anche di insegnamento: “I miei studenti sono collegati da tutto il mondo, mi piace spiegare la mia scienza, perché è importante diffondere la cultura del terremoto, aiutando con le informazioni a sviluppare consapevolezza. Siamo ancora lontani dal poter prevedere un sisma, ma c’è una difesa, il rispetto delle norme antisismiche e la messa in sicurezza dei vecchi edifici. Negli Stati Uniti, un terremoto di magnitudo 6 provoca solo l’1% dei danni che fa in Italia: la casa dovrebbe essere un rifugio in caso di eventi naturali, non un luogo da cui fuggire”.