In un momento in cui in molte città d’Italia si devono aspettare tre o quattro ore per fare un tampone e si deve pagare privatamente un test sierologico, Luxottica, colosso degli occhiali di Agordo, lancia il “welfare di filiera”.
Già subito dopo la fine del lockdown, a maggio, l’azienda aveva avviato un servizio di prevenzione e monitoraggio della diffusione del virus: tutti i dipendenti italiani, che sono oltre 14000, avevano potuto sottoporsi a tampone e questo aveva permesso di isolare subito una ventina di asintomatici, impedendo così che si diffondesse il contagio.
Ora tutto questo viene esteso anche ai mille dipendenti Versace, dato che gli occhiali della medusa sono prodotti dall’azienda agordina, ormai da 17 anni.
Tutto il progetto è stato avviato in collaborazione con il professor Andrea Crisanti, arrivato dall’Imperial College di Londra e responsabile del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova, che, con il suo metodo, ormai ben noto nella nostra Regione, di test e tracciamento, è riuscito a contenere e circoscrivere la diffusione della pandemia.
Oltre a questo, in tutti gli stabilimenti del Gruppo, è stato avviato un altro progetto estremamente innovativo, ossia quello di un “badge di prossimità”, che avverte i lavoratori quando la distanza tra di loro scende sotto il metro e mezzo.
Ad Agordo ora si sta valutando l’estensione del piano anche a tutti gli altri stabilimenti della filiera e anche ai familiari dei dipendenti.