I misteri che avvolgono la Madonna di Trevignano: tra donazioni sospette, statue lacrimanti e nuove indagini, la verità su una vicenda che ha diviso fede e giustizia potrebbe finalmente emergere. Sarà miracolo o inganno?
A Trevignano, un piccolo borgo sulle rive del lago di Bracciano, si è accesa una controversia che intreccia fede e giustizia, gettando un’ombra sulle apparizioni mariane rivendicate da Gisella Cardia. Al centro di tutto ci sono le donazioni dei fedeli e i presunti fenomeni miracolosi associati alla sua figura, e ora sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Civitavecchia.
Le donazioni e le accuse di truffa
Una testimonianza raccolta durante la trasmissione Storie Italiane su Rai 1 ha sollevato domande su come venissero gestite le offerte fatte dai fedeli all’Associazione Madonna di Trevignano. Una delle testimoni ha raccontato un episodio singolare accaduto nel maggio del 2021, quando alcune fedeli cercavano di effettuare una ricarica Postepay, affermando che “la Madonna si sarebbe arrabbiata” se non avessero messo denaro sulla carta, come suggerito da Gisella.
L’episodio è solo uno dei tasselli di un’inchiesta più ampia che coinvolge non solo donazioni fatte in contanti e lasciate in cassette di offerte all’ingresso del campo delle preghiere, ma anche fondi che provengono dall’estero. La domanda che molti si pongono è: dove finiscono questi soldi? Sono davvero destinati, come sostenuto da Gisella Cardia, a opere di beneficenza per famiglie bisognose? O c’è dietro qualcosa di più oscuro? La procura sta conducendo verifiche per accertare se i fondi sono stati gestiti in modo trasparente e se esistono eventuali profili penali legati a un uso scorretto delle donazioni.
Nuovi accertamenti sulle statuette lacrimanti
Oltre alla gestione delle offerte, un altro elemento che ha scatenato sospetti è il presunto fenomeno delle lacrimazioni di statuette raffiguranti la Madonna. In particolare, la Procura ha disposto nuovi esami sul DNA delle statuette e del quadro raffigurante Cristo, che secondo i fedeli trasuderebbero liquidi misteriosi. L’obiettivo è accertare la veridicità di questi fenomeni o scoprire se ci siano state manomissioni.
Gli avvocati di Gisella Cardia hanno già depositato la nomina di un consulente, pronti a difendere la posizione della veggente, sostenendo che se tracce di DNA umano fossero trovate sulle statuette, ciò sarebbe normale, dato che sono state toccate e baciate dalla stessa Gisella e dai fedeli. Il procuratore Alberto Liguori, che ha riaperto il fascicolo precedentemente archiviato nel 2016, ha dichiarato che l’intento delle nuove indagini è di far luce sulla natura di questi eventi, garantendo massima imparzialità nell’accertamento della verità.
Tra fede e giustizia
La vicenda di Trevignano Romano ha ormai varcato i confini locali, coinvolgendo non solo fedeli italiani ma anche credenti da Francia e Polonia. La domanda che molti si pongono è se le presunte apparizioni e i miracoli siano reali o frutto di una truffa ben orchestrata. Il procuratore Liguori ha chiarito che l’inchiesta riguarda solo l’aspetto legale e non intende interferire con questioni di fede, ambito di competenza dell’autorità ecclesiastica.
Il caso ha sollevato interrogativi non solo su come la fede possa talvolta essere strumentalizzata, ma anche sulla vulnerabilità dei fedeli in cerca di risposte e miracoli. Resta da vedere se le nuove indagini riusciranno a fare chiarezza, mettendo un punto fermo in una vicenda che ha diviso l’opinione pubblica tra sostenitori e scettici.
Cosa riserva il futuro?
Man mano che l’inchiesta procede, ci si interroga su quale sarà l’esito finale. Le nuove perizie e gli accertamenti richiesti dalla Procura potrebbero essere la chiave per risolvere l’enigma delle lacrimazioni e delle donazioni. Tuttavia, rimane aperta una domanda: se si scoprisse che tutto fosse autentico, cosa cambierebbe nella percezione di questi eventi? O, al contrario, come reagirebbero i fedeli se le indagini dimostrassero l’esistenza di una frode?
In questo intricato intreccio tra mistero e religione, le risposte sembrano ancora lontane. Ma una cosa è certa: la storia della Madonna di Trevignano continua a tenere tutti con il fiato sospeso.