L’assessore alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, ha confermato che sono previste precipitazioni da 70-150 ml, con picchi fino a 300 ml. In quota annunciati violenti venti, più moderati nelle vallate. «Particolarmente intensi i fenomeni nel Bellunese – prosegue Bottacin – non saranno come Vaia, ma ripeto si tratta di fenomeni intensi. Quindi, attenzione all’arrivo del fronte. Se non è strettamente necessario è meglio non uscire e avere atteggiamenti prudenti come non rimanere vicino all’argine dei corsi d’acqua o sostare sopra i ponti dei fiumi. Non bisogna scordare che ci sono ancora le zone compromesse da Vaia, ci sono molti cantieri, ma i lavori sono ancora in corso. Le opere di contenimento non sono completate quindi è richiesta maggiore attenzione».
Preoccupazioni confermate anche dal sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, che ha fatto sapere di aver firmato un’ordinanza per la sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e la sospensione dello svolgimento di ogni manifestazione pubblica. “Speriamo che nella serata di sabato o nella mattinata di domenica la situazione migliori e si possa revocare l’ordinanza. Fino ad allora occorre attenersi a questa”.
L’ordinanza stabilisce inoltre: di non avvicinarsi a fiumi, torrenti e corsi d’acqua; di non sostare in prossimità di frane e smottamenti, di alberi, di zone a rischio di allagamento, come garage sotterranei, scantinati o zone depresse; di rimuovere o assicurare con attenzione lamiere o strutture che potrebbero essere portate via dal vento recando pericolo per le persone e le cose; di interdire gli accessi al fiume Piave.
I Comuni che dovranno chiudere le scuole sono: Alano, Alpago, Belluno, Cesiomaggiore, Chies, Feltre, Limana, Borgovalbelluna, Ponte nelle Alpi, Pedavena, Quero Vas, San Gregorio, Santa Giustina, Seren, Sedico, Sospirolo, Soverzene, Tambre. In tale contesto la protezione civile invita tutti i cittadini a prestare la massima attenzione alle proprie attività in particolare in prossimità delle zone a rischio.