“Le procedure per la dichiarazione dello Stato di Crisi sono già state avviate. Quanto prima firmerò l’atto formale”, lo annuncia il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in relazione alla difficile situazione che sta vivendo la montagna veneta a causa dalle abbondanti nevicate di questi giorni.
“Da varie aree – aggiunge Zaia – giungono notizie di gravissimi disagi e vari danni a strade, infrastrutture e edifici. Siamo di fronte all’ennesima ondata eccezionale di maltempo per la quale procederemo in fretta alla conta dei danni per arrivare anche alla richiesta di dichiarazione dello Stato di Calamità Nazionale”.
“La montagna veneta, già alle prese con i gravi danni causati dalla chiusura degli impianti a causa del Covid – conclude Zaia – dovrà essere ulteriormente aiutata e ristorata per questo nuovo violento attacco del maltempo”.
Situazione difficile confermata anche dall’assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin: “Le criticità si riscontrano pressoché in tutta la montagna veneta, dalle Dolomiti ad Asiago e per questo Borrelli mi ha comunicato la disponibilità a mettere a disposizione il supporto dell’Esercito“.
Per tutta la giornata i vigili del fuoco sono stati impegnati in interventi specie nel bellunese e sull’altopiano di Asiago. Interventi anche durante la scorsa notte per la rimozione di piante pericolose e rami caduti lungo la strade. Importante inoltre i lavori di rimozione della neve dai tetti e dai comignoli per evitare il blocco delle caldaie e lo sfondamento dei soffitti.
Nel Bellunese, il persistere di abbondanti precipitazioni nevose, in particolare nella zona del Comelico, di Cibiana e della Val Zoldana, hanno causato criticità alla viabilità e un sovraccarico di neve sulle coperture delle abitazioni. Ieri, il Prefetto della provincia, Sergio Bracco, ha presieduto una riunione, in videoconferenza, alla quale hanno partecipato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento on. Federico D’Incà, l’Assessore Regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, il Presidente della Provincia, i Sindaci del Comelico, il Questore, il Comandante dei Vigili del Fuoco e i rappresentanti dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale e delle società proprietarie delle strade.
Successivamente vi è stato un confronto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile – al termine del quale è stato deciso di costituire, nel Comune di Santo Stefano di Cadore, il Centro Operativo Misto. Il Prefetto si è quindi recato nella sede del COM per incontrare i Sindaci, fare con loro il punto della situazione e pianificare le operazioni che prevedono l’intervento dei Vigili del Fuoco, dei militari dell’Esercito, dei volontari della protezione civile nonché il supporto di Anas e Veneto Strade.
Nel video un giovane cervo, che a causa della troppa neve accumulatasi a lato della strada, faticava a ritornare nel bosco.