Una violenta ondata di maltempo ha colpito molte regioni del Nord Italia provocando vittime, dispersi e parecchi danni: alluvioni, frane, smottamenti e ponti crollati hanno fatto da drammatica cornice a questo primo weekend di Ottobre. Il maltempo si è abbattuto soprattutto sul Piemonte dove si sono registrati i maggiori problemi, come anche in Liguria, spingendo le regioni a chiedere lo stato d’emergenza. Disagi minori in Valle d’Aosta, Veneto e Lombardia.
In questo video de “La Repubblica” è evidente la furia del Tanaro che è esondato in più punti per le violentissime piogge in Piemonte. Il fango ha invaso la statale 28, con frane a monte e valle di Ormea. A Garessio le vie del centro sono allagate con negozi e garage invasi dalla piena. A Bagnasco è crollata una parte del ponte romano. Tra frane e strade allagate, alcuni borghi sono ancora isolati.
Il Veneto di contro, che si era preparato al peggio, con Belluno che aveva intimato la chiusura delle scuole e invitato i cittadini a stare allerta, è stato per gran parte risparmiato dalla violenza del maltempo. Ed è stata anzi una giornata storica per Venezia, che per la prima volta, in stato di emergenza, ha visto alzarsi le paratoie del Mose.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, manifestando soddisfazione per l’esito del test positivo del Mose. Per la prima volta in anni, con l’acqua alta Piazza San Marco non si è allagata, così anche la Basilica di San Marco dove erano già pronte le pompe idrovore.
E in questo giorno così importante per Venezia una parte di merito ce l’hanno gli ingegneri dell’azienda veronese Technital che, capitanati da Alberto Scotti, hanno progettato il Mose. Un’ora e diciassette minuti che pongono fine a 20 anni di polemiche e difficile inchieste. Oggi l’ingegneria italiana fa di nuovo parlare il mondo.
Nel video del “Corriere della Sera” le parole di Brugnaro.