Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, lasciando Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera definitivo alla legge di Bilancio ha detto: “In Consiglio dei Ministri abbiamo approvato la Legge di bilancio 2021, con la quale stanziamo oltre 38 miliardi per aiutare il tessuto sociale e produttivo ad affrontare e superare l’emergenza”.
“È una Manovra importante e ambiziosa, che interviene sul presente e sul futuro del Paese e che rafforza la rete di protezione per imprese, famiglie e lavoratori”, lo scrive su Fb il ministro Nunzia Catalfo, elencando il pacchetto di misure per lavoro e welfare. Si va dagli sgravi per le assunzioni di giovani e donne e la proroga della Cig ai “500 milioni per le politiche attive” ai “25 milioni per il Fondo caregiver”, ai “100 milioni nel biennio 2021/22 per l’apprendistato duale”. Per sostenere il mercato del lavoro inoltre ci sono “sgravi al 100% per le aziende che assumono lavoratori under 35”, ma anche per chi assume “donne disoccupate al Sud e per le imprese che assumono donne disoccupate da almeno 24 mesi nel resto d’Italia” oltre alla “proroga della decontribuzione al 30% per le aziende del Mezzogiorno”.
Mentre l’opposizione, con Meloni, Salvini e Tajani, prepara un front comune per quando la legge sarà presentata alle camere, il Consiglio dei ministri parla di un possibile scostamento di bilancio; non sono ancora stati confermati i numeri, ma ambienti interni al Parlamento considerano probabile che la richiesta di nuovo deficit si aggiri attorno ai 20 miliardi. Allo scostamento dovrebbe essere legato il nuovo decreto con gli aiuti alle imprese in difficoltà per l’emergenza Covid.
Ecco le nuove misure che entrano nella bozza della legge di Bilancio che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri, 228 articoli che più che semplificare la situazione rendono il panorama ancora più complesso: in tutto sono una trentina di norme che vanno dalle autorizzazioni di spesa per i vari ministeri alla stabilizzazione di contratti a tempo determinato negli Uffici speciali per la ricostruzione post-sisma fino alla possibilità per l’Inps di assumere 189 medici per “assicurare il presidio delle funzioni relative all’invalidità civile e delle attività medico-legali in materia previdenziale e assistenziale”.
Non ci sarà alcune intervento di rivalutazione delle pensioni, la stretta attualmente in vigore sulla rivalutazione delle pensioni dovrebbe finire, come previsto, alla fine del 2021 e dal 2022 scatterà il nuovo meccanismo con solo tre fasce (100% fino a 4 volte il minimo, 90% tra 4 e 5 volte il minimo e 75% sopra questa soglia).
Le amministrazioni del Mezzogiorno che ricoprono ruoli di coordinamento, di gestione e di utilizzazione dei fondi Ue potranno procedere all’assunzione a tempo determinato di personale che verrà selezionato tramite concorso: si legge nell’ultima bozza della manovra, in cui si specifica che le assunzioni possono arrivare a 2.800 e che le regioni interessate sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La spesa massima autorizzata è di 126 milioni annui per il triennio 2021-2023.
Inoltre in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, inclusi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di COVID-19, viene prorogato per il 2021 ed anche per il 2022. Lo sgravio sarà del 25% per le grandi imprese che occupano almeno 250 persone, il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno pari a 43 milioni di euro; del 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro; e del 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.
Piano Transizione 4.0: valgono 24,8 miliardi gli incentivi per gli investimenti delle imprese in beni strumentali e in beni immateriali. Tutti i crediti d’imposta vengono prorogati per 2 anni, compresi quelli per Ricerca e sviluppo, innovazione e design. Prorogato anche il credito d’imposta Formazione 4.0, per cui diventano ammissibili anche le spese dirette per la formazione di dipendenti e imprenditori. Per tutti aumentano aliquote e massimali: nel caso dei beni strumentali si passa dal 6% al 10%, percentuale che sale al 15% nel caso di investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile.
Ma i sindacati, in particolare quelli della Pubblica amministrazione, si scagliano contro la manovra che ritengono: “Inadeguata, così si va verso lo sciopero”. Quello a non piacere è il solito modo di procedere del Governo che prima fa grandi proclami sui social e dopo si siede al tavolo con le parti coinvolte.
E se sul fronte interno i problemi non mancano, anche su quello esterno la partita del Recovery Fund si fa sempre più complessa con Ungheria e Polonia che bloccano il bilancio Ue, opponendosi all’accordo sul rispetto dello stato di diritto in cambio dei fondi europei. La questione è rilevante: senza il rispetto dello stato di diritto (l’indipendenza della magistratura o libertà come il diritto all’aborto) i fondi europei saranno tagliati agli stati membri che li violano. E il fondo economico da 750 miliardi di euro resta in bilico.
Così, la vittoria per aver portato a casa 16 miliardi in più passa subito in secondo piano e adesso il Consiglio Europeo giovedì deve cercare di mediare alla situazione per evitare che si arrivi al 2021 senza un bilancio firmato.