La prima donna vice capo della Polizia di Stato, Maria Luisa Pellizzari è di Montagnana, in provincia di Padova e, anche se trascorre la maggior parte del tempo a Roma, dice di avere sempre la “sua” città nel cuore.
A Padova ha frequentato il liceo scientifico Ippolito Nievo e poi la Facoltà di Giurisprudenza. Dopo la Laurea in Legge, nel 1985, ha vinto il concorso per entrare in Polizia con il ruolo di vice commissario.
Il suo primo incarico è stato, nel 1987, a Roma, come dirigente nella sezione criminalità extracomunitaria della Squadra Mobile della capitale.
Dopo tre anni alla direzione della Criminalpol del Lazio, nel 1992 è entrata a far parte della DIA, (Divisione Investigativa Antimafia), proprio nell’anno degli attentati a Falcone e Borsellino. Dopo nove anni, è rientrata in Polizia, come direttore della seconda divisione del Servizio Centrale Operativo, (SCO), servizio della Direzione Centrale Anticrimine, che coordina le squadre mobili delle questure italiane e l’attività investigativa sulla criminalità organizzata, prima come vice-direttore e successivamente come direttore.
Pellizzari ha contribuito agli arresti degli esecutori della strage di Capaci e del boss mafioso Leoluca Bagarella. Nel 2004 ha partecipato ad un’indagine che ha portato all’arresto di un’organizzazione russa, dedita al traffico di droga e al riciclaggio.
Nel 2012 ha coordinato le indagini dello SCO, che hanno portato alla liberazione di un imprenditore edile, rapito nello Spezzino.
Nel 2013 è diventata vice-direttore della Scuola Superiore di Polizia. E, poi ancora l’incarico di direttore dell’Ispettorato della Polizia di Stato al Senato e quello alla Direzione Centrale di tutti gli istituti di Istruzione della Polizia.
Un curriculum davvero straordinario, per una donna forte e determinata, che nonostante tutto è stata colta di sorpresa, da una nomina che non si sarebbe aspettata. “Un’altra donna che rompe il soffitto di cristallo”, come si dice in questi casi, anche se ormai, come sottolinea anche Pellizzari, sono tante le donne che occupano ruoli dirigenziali all’interno della pubblica amministrazione e, Padova, da questo punto di vista ne è un chiaro esempio, con la recente nomina del questore Isabella Fusiello, e quella di Daniela Stradiotto, a direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria delle comunicazioni e per i reparti speciali.