Sabato a Verona c’era anche Matteo Salvini, che al Liston 12, oltre ad essersi preso gli applausi, ha delineato come si muoverà il suo partito nel prossimo futuro, il che vuol dire chi sosterrà alle Amministrative 2022. In attesa quindi del primo grande evento in Arena, con Il Volo nel tributo a Ennio Morricone, il segretario federale della Lega ne ha approfittato per una passeggiata in città con la fidanzata e per incontrare la dirigenza e gli esponenti della Lega veronese.
“È un onore essere alla riapertura dell’Arena: cultura, bellezza, turismo – ha esordito Salvini -. Siamo entrati al Governo per questo, per le ripartenze. Il pensiero di Conte e Arcuri per fortuna è un pensiero lontano”. Il centrodestra però, a livello nazionale, e veronese, sembra essere lontano dalla compattezza. Si fa sentire soprattutto la situazione di Forza Italia, che non sostiene Sboarina, ma Tosi.
“Un momento di crescita” l’ha definito Salvini. “Siamo in maggioranza assoluta in tutto il Paese, in Veneto e a Verona siamo il doppio della maggioranza. Incontrerò il sindaco Sboarina per parlare soprattutto di futuro, non tanto di alleanze. L’ho sentito prima e lo ringrazio per ciò che sta facendo per la città“.
E in vista delle elezioni amministrative a Verona, alla domanda secca, se Sboarina sarà il candidato sindaco su cui punterà la Lega nel 2022, Salvini ha risposto così: “Ne parleremo con tutti, non decido solo io. Ma un sindaco ha bisogno di 10 anni per lavorare bene“, il che aprirebbe alla possibilità di una seconda candidatura.