Con il videomessaggio di Papa Francesco e il saluto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si sono aperti il 26 novembre online e in Tv, gli incontri veronesi del decimo Festival della dottrina sociale, iniziato in varie città con la piantumazione di un simbolico melograno.
Le parole-chiave scelte per questa edizione sono state Memoria e Futuro, recuperare la nostra storia, per non temere il presente e avere gli strumenti per costruire il futuro. È la prima volta che il Festival, creato nel 2011 da monsignor Adriano Vincenzi, scomparso questo febbraio, diventa diffuso, con eventi e convegni che hanno animato in questi giorni 24 città da nord a sud dell’Italia.
Negli incontri si è cercato di mettere in primo piano la valorizzazione della ricchezza dei territori, riflettendo sulla prospettiva di uno sviluppo sostenibile. Si è parlato inoltre di come costruire comunità accoglienti, essere sempre presenti come comunità cristiane nel territorio e mettere in primo piano il dialogo e un rinnovato impegno nel sociale e nella politica.
Anche i lavori nel Palazzo della Gran Guardia a Verona si sono concentrati su temi di grande attualità, per concludersi oggi con un’intervista a Luciano Fontana, direttore del Corriere della sera, e monsignor Nunzio Galantino, presidente dell’Apsa. L’ ex segretario della Cei presiederà anche la Messa conclusiva, alle 12.30, nel Duomo di Verona.
In dieci delle città coinvolte nel Festival, i rappresentanti delle istituzioni hanno già sottoscritto o sottoscriveranno una “Carta dei valori per un impegno condiviso”, che contiene progetti concreti di sviluppo della città orientati al bene comune, che i firmatari si impegnano a realizzare.
Facebook Comments