Aumentano i contagi tra i giovani mentre due milioni e mezzo di italiani over 60 sono ancora senza vaccino e – con i parametri attuali – alcune regioni rischiano la zona gialla. Il Governo si prepara quindi ad affrontare una settimana decisiva, per arginare la crescita dei contagi spinta dalla variante Delta (che ora è preponderante).
Con il prossimo ‘decreto emergenza’ sembra ormai certo che il green pass sarà rilasciato – in linea con l’Ue – solo con la seconda dose. E resta in restaancora sul tavolo della discussione l’ipotesi di un lasciapassare alla francese includendo, oltre ad aerei, treni ed eventi, anche ristoranti, palestre e piscine al chiuso, anche se la destra esclude categoricamente questa ipotesi.
Secondo diversi componenti del Comitato Tecnico Scientifico bisogna “dare maggiore significatività al green pass”. Sul fronte politico, per superare le divisioni, una mediazione potrebbe essere quella di inserire la misura ‘estensiva’ soltanto nelle regioni fuori dalla zona bianca: una modalità che eviterebbe il ritorno a chiusure pesanti in piena estate.
Ma anche se alcune regioni si avvicinano al giallo, visto il trend di aumento dell’incidenza dei contagi (a rischio Sardegna, Sicilia, Veneto, Lazio e Campania), a evitare il peggio potrebbe essere un nuovo cambio per quanto riguarda la valutazione dei parametri.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, annuncia che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento peserà di più “il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”. Una soluzione che mette d’accordo anche ile regioni, pronte a mettersi al riparo da misure più stringenti.
Ma il calcolo dell’incidenza dei positivi ogni centomila abitanti, il cosiddetto Rt, probabilmente resterà tra i parametri, pur perdendo la sua discrezionalità nel caso in cui l’occupazione di posti letto in terapia intensiva e nei reparti ordinari non superi le percentuali di rischio del 30 e 40%.
Inoltre diventerà sempre più tassativa la necessità di eseguire un numero minimo di tamponi (in zona bianca 150 test ogni 100mila abitanti). Nel prossimo decreto sarà anche prevista la proroga dello stato di emergenza, che al momento scade il 31 luglio. Due sono le ipotesi sulla sua prossima scadenza: fine ottobre oppure fine dicembre.
I nuovi provvedimenti aspettano di essere supportati dal progressivo incremento delle vaccinazioni, sono quasi 26 milioni gli italiani che hanno completato il ciclo, pari al 48,12% della popolazione.