Non è un mistero che la crisi provocata dal Covid continui a mettere in difficoltà le famiglie: c’è chi ha perso il lavoro, ci sono piccoli artigiani messi in ginocchio dal lockdown e ci sono poi i poveri “pre-Covid” la cui situazione, già difficile, oggi è drammatica.
Il telefono dei Servizi Sociali del Comune di Rovigo, nelle ultime settimane, ha continuato a squillare, dall’altro capo centinaia di persone che chiedevano aiuto e la macchina della solidarietà non si è certo fermata.
Anche se settembre ha dato il via ad una prima ripartenza, il settore dei servizi e del turismo segna ancora numeri in negativo con attività chiuse e bar e ristoranti che non assumono nuovo personale, ma il Comune non ha lasciato soli i cittadini più deboli e ha ripreso la distribuzione dei buoni spesa.
“Abbiamo stanziato, durante l’estate, 80mila euro – spiega il sindaco Edoardo Gaffeo – diretti proprio ai buoni per fare la spesa nelle attività della città che aderiscono all’iniziativa. Si tratta di una prima tranche di aiuti che serviranno per sostenere le famiglie in difficoltà economica a causa del Covid”.
Ecco come si potrà accedere a questo prezioso aiuto: “Chi ne ha necessità potrà fare la richiesta del buono – spiega l’assessore ai Servizi Sociali, Mirella Zambello – attraverso gli sportelli comunali che apriremo, previo appuntamento. Per la distribuzione e la gestione dei buoni sarà invece incaricata un’apposita agenzia che si occuperà di organizzarsi con i commercianti coinvolti».
Dal Comune, inoltre, arriveranno aiuti anche grazie alla collaborazione del Csv e alla rete delle associazioni di volontariato del territorio. Tra queste anche la Caritas diocesana di Adria-Rovigo: “Negli ultimi mesi – spiega il direttore della Caritas, don Piero Mandruzzato – si è rivolto a noi anche qualcuno che non lo aveva mai fatto. Spesso, però, anche chi avrebbe bisogno di aiuto non lo fa per imbarazzo, teme magari di dovere mettersi in fila per ricevere l’aiuto o la spesa e dunque preferisce non farlo anche se ne ha davvero bisogno. Ma voglio rassicurare, basta una semplice telefonata: noi prendiamo un appuntamento e tutto si svolge con la massima riservatezza”.
La Caritas dato l’aumento delle richieste, ha riattivato il microcredito, un prestito erogato da istituti di credito a condizioni molto vantaggiose e presto distribuirà alle parrocchie una sorta di “tesoretto” che servirà per aiutare chi si trova in difficoltà economica e necessita di piccoli prestiti per affrontare spese improvvise, in cambio di una restituzione a condizioni non gravose o pagando il debito con lavori a favore della parrocchia.