Anche Rovigo, come molte capitali europee sta rivedendo il piano di mobilità, al fine di rendere alla portata di 15 minuti a piedi o in bicicletta, tutto ciò che è considerato di prima necessità: medico, posta e negozi di prossimità o vicinato e con l’intento di “ricucire” tutte le zone della città oggi scollegate.
E così, Palazzo Nodari lancia il nuovo piano regolatore della mobilità ciclo-pedonale, incaricando il professor Alessandro Massarente, docente del Dipartimento di Urbanistica dell’Università di Ferrara, per la riprogettazione urbana e territoriale.
Come sottolineato dal sindaco Edoardo Gaffeo, “si tratta di un progetto strategico nel quale crediamo molto”, l’idea di privilegiare una nuova forma di mobilità “lenta”, attraverso una rete capillare di piste, che uniscano la città, disincentivando l’uso dell’auto privata. E per questo si partirà dal preesistente, unendo tutte quelle zone che sono rimaste tagliate fuori e creando le condizioni per rendere i percorsi agevoli sia a piedi che in bicicletta”.
Come spiegato dall’Assessorato alla Mobilità, le risorse per coprire l’investimento, arriveranno dalla partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei. “Il Biciplan è parte importante nel progetto di città che condividiamo con il Sindaco, è uno strumento che si integra con la revisione del Piano Urbano del Traffico e con la variante generale del Piano degli Interventi”. Adesso l’obiettivo principale è di renderlo attivo nel minor tempo possibile.
Allo sviluppo pratico di tutta la progettualità, contribuirà anche la Fiab, la Federazione italiana amici della bici, di cui il sindaco Gaffeo rivendica il coinvolgimento, che in maniera capillare terrà monitorato il funzionamento della rete ciclabile, raccogliendo suggerimenti e segnalazioni degli appassionati. Sarà un’opportunità per rendere la città più sicura e sostenibile e per migliorare la qualità ambientale.