Secondo quanto diffuso dall’Ansa, i Mondiali di sci di Cortina, in programma dal 7 al 21 febbraio 2021, si svolgeranno “a porte chiuse”. Questo parrebbe essere l’orientamento del Comitato Tecnico Scientifico, compatibilmente con gli ultimi dati sulla diffusione del virus. Indicazioni più chiare si avranno solo la settimana prossima.
Il presidente Luca Zaia, preoccupato che le cose potessero prendere questa piega e che l’evento potesse finire con l’essere azzoppato, aveva sostenuto a più riprese l’opportunità di un rinvio delle gare, in considerazione dell’alto valore di un evento che, oltre a rilanciare Cortina, le Dolomiti, il Veneto e l’Italia, dovrebbe fungere da traino per i Giochi Olimpici Invernali del 2026.
Si tratterebbe dell’ennesima penalizzazione per l’economia della Montagna, che dopo aver perso le vacanze di Natale, che valgono grosso modo il 50% dell’intera stagione e aver visto slittare la ripartenza degli impianti, dal 7 al 18 gennaio, contava di rifarsi proprio con i Mondiali.
Tutti cercano di essere comunque positivi e di vedere il bicchiere mezzo pieno, come fa anche il sindaco Giampietro Ghedina: “mancano 30 giorni e lo scenario potrebbe cambiare, quindi ci auguriamo che un po’ di pubblico possa arrivare. Sotto il profilo sportivo siamo pronti e convinti che possa essere una grande occasione. Ci siamo spinti sulla digitalizzazione degli eventi e sulla grande presenza della manifestazione in TV a livello internazionale, che daranno grande rilievo sia alla manifestazione che alla località. Pur dovendo accettare quanto ci viene prescritto, continuiamo a sperare che la curva dei contagi migliori e che almeno un migliaio di persone possano assistere alle gare”.
Dello stesso parere anche Alessandro Benetton, presidente di Fondazione Cortina 2021, secondo il quale, questa sarà l’occasione di far vedere al mondo, che Cortina e l’Italia sono in grado di organizzare un grande evento sportivo internazionale, anche nel pieno di una pandemia.“…e come le Olimpiadi di Cortina del 1956 furono la vetrina dell’Italia del miracolo economico, i prossimi Mondiali, saranno l’icona di un Paese che contrasta la pandemia e si rialza…”
Intanto, nell’attesa di un verdetto definitivo da parte del CTS, ieri c’è stata la visita del neo prefetto di Belluno, Sergio Bracco, che tra le altre cose ha voluto vedere i cantieri della kermesse sportiva, accompagnato e guidato dal commissario per le opere dei Mondiali, Valerio Toniolo, che ha fatto sapere che per quanto concerne le opere di natura sportiva, tutto è ormai in dirittura d’arrivo, mentre tutta la parte infrastrutturale, in carico all’ANAS è ancora in leggero ritardo.