Mentre il rinvio dell’apertura degli impianti sciistici ha causato non poche polemiche nel mondo della politica, con i rappresentanti delle associazioni che chiedono ristori immediati, il governo di Mario Draghi incassa un’altra importante fiducia prima della prova in aula.
Secondo Moody’s infatti, il governo Draghi “migliora” le prospettive dell’Italia per un “efficace utilizzo dei fondi europei”. “Una volta allentata l’urgenza della pandemia la sfida chiave per il governo di Mario Draghi sarà mantenere l’impeto dietro le riforme e l’appoggio politico” per i cambiamenti: alcuni partiti o gruppi parlamentari “si sono per anni attivamente opposti” ad alcuni aspetti delle riforme giudiziarie e amministrative proposte dalle precedenti amministrazioni. Continua Moody’s che sottolinea come “l’uso produttivo dei fondi europei sarà inestricabilmente legato al successo dell’agenda di riforme economiche del nuovo governo. Le difficoltà amministrative, soprattutto nelle regioni italiane che hanno maggiore bisogno di investimenti, hanno in passato intralciato l’assorbimento dei fondi europei.”
E così si segna una chiusura sostanzialmente stabile per lo spread tra Btp e Bund tedeschi decennali: il differenziale ha concluso le contrattazioni a 90,9 punti base rispetto ai 90 della seduta di venerdì. Il rendimento del titolo di Stato italiano, in linea con qualche tensione sui bond di tutto il Vecchio continente, è salito allo 0,52% dallo 0,47% della chiusura dell’ultima giornata della scorsa settimana.
Seduta positiva anche per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in aumento dello 0,83% a 23.604 punti. Mercati azionari del Vecchio continente tutti in aumento: Londra ha chiuso con il forte rialzo del 2,52%, seguita da Madrid (+1,86%), con Parigi salita dell’1,45% e Amsterdam in crescita finale dell’1,23%. Più cauta Francoforte, che ha segnato un rialzo dello 0,45%.