Nel 2021 l’economia dell’Italia crescerà del 5,6% dopo il -9% del 2020, a dirlo i dati dell’agenzia di rating Moody’s, secondo la quale Italia, Francia e Spagna “impiegheranno almeno fino al 2022” per tornare ai livelli pre-crisi. Per tutti gli altri Paesi i rischi “rimangono elevati e volti al ribasso”, per gli “sviluppi incerti della pandemia e le potenziali azioni dei governi”, costretti in molti casi a reintrodurre le restrizioni, che saranno mantenute fino ai primi mesi di quest’anno. “Italia e Spagna – rileva Moody’s – sono particolarmente esposte alle restrizioni interne”, perché hanno delle economie molto dipendenti dal settore dei servizi.
Molti Paesi risentiranno in particolare del minor afflusso di turisti. Secondo Moody’s, “la domanda di turismo internazionale è improbabile che torni ad avvicinarsi ai livelli precedenti fino a quando un vaccino efficace non sarà largamente in circolazione o non si avrà un trattamento che ridurrà significativamente i decessi”. Inoltre Italia, Francia e Spagna registreranno dei tassi di crescita più elevati nel 2021, ma ciò riflette in gran parte un rimbalzo “meccanico” dopo le notevoli contrazioni dello scorso anno e la loro produzione rimarrà al di sotto dei livelli pre-crisi.