Ieri è stato nuovamente sollevato il Mose, un’altra prova positiva che ha permesso alla città storica di restare all’asciutto. Questa volta, come ha spiegato il commissario straordinario al Mose, Elisabetta Spitz, “il test è stato importante per valutare se in certe condizioni è possibile far passare le navi a Malamocco senza effetti sulla città”.
Adesso si aspetta l’analisi completa dei dati, ma i risultati sono incoraggianti: “Il Mose ha dimostrato di funzionare, ora dobbiamo farlo funzionare bene e analizzare le varie possibilità”.
Per ora il protocollo prevede che il Mose si alzi quando la marea prevista è di 130 cm, e per il weekend ci si aspetta di nuovo l’alta marea e la Spitz non esclude che “il Mose potrebbe essere sollevato per parecchie ore, e con picchi di marea ravvicinati potremmo andare in continuità, senza abbassarlo. Potrebbe essere utile per verificare la tenuta del sistema su orari lunghi”.
Sulla possibilità che possa essere lei il presidente della nuova Autorità per la laguna non si sbilancia, e sul fatto che la sua nomina potrebbe essere ostacolata dalla legge Madia, che vieta gli incarichi ai pensionati e a chi ha più di 67 anni dice: “Io continuo a fare l’architetto e pago i miei contributi. E comunque è un dibattito che non mi appassiona”.
Sul fatto che in molti si siano lamentati di questa Autorità risponde: “Mi pare ci sia spazio per il dialogo con il territorio: il Mose è uno strumento per la città e l’attenzione al porto è legata proprio al fatto che si tratta di un asset centrale”.