Alla Mostra del Cinema di ieri è stato presentato, Padrenostro, di Claudio Croce, film di ispirazione autobiografica, ma romanzato, che racconta la vicenda del padre del regista, vicequestore, interpretato magistralmente da Pier Francesco Favino, che ne è anche co-produttore, che, negli anni Settanta fu vittima di un attentato terroristico, al quale, riuscì a sopravvivere. La pellicola non vuole essere l’ennesima storia sugli Anni di piombo, ma prendendo spunto dell’episodio della sparatoria, cerca di raccontare le dinamiche interne alle famiglie di allora e il difficile rapporto tra padri e figli, sempre lontanissimi.
Ieri è stata anche la giornata di Greta Tumberg, in collegamento video, dalla sua scuola in Svezia, durante la pausa della ricreazione. Il documentario, fuori concorso, “I’m Greta”, di Nathan Grossmann, attraverso la voce narrante della giovane attivista, cerca di amplificare l’appello in favore dell’ambiente, per arginare l’emergenza climatica. Come specificato dell’autore, si tratta di un film su un individuo, ma non individuale, perché pur raccontando la storia della giovane, indugia molto sul movimento mondiale che ne è derivato. La presentazione a Venezia non è stata casuale, ma simbolica, in considerazione delle problematiche arrecate dai recenti eventi climatici nella città lagunare.
Oggi , in gara, la presentazione di “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli , ritratto della figlia del teorico del comunismo, Eleonor e “Pieces of Woman”, dramma familiare, di Kornél Mundruczó. Fuori concorso Spoting’life G di Abel Ferrara.