La mostra virtuale “Il complesso di Santa Caterina, da monastero a sede universitaria. Uno scrigno di storia, arte e cultura”, temutasi nella Biblioteca “Bernardo Colombo”, ha permesso di far conoscere al pubblico le vicende storico-artistiche del complesso di Santa Caterina, attualmente sede del Dipartimento e della Biblioteca di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Padova.
La fondazione della struttura, adibita a monastero di monache agostiniane di S. Maria Maddalena delle Illuminate, fu decisa all’inizio del Seicento dal vescovo di Padova, e realizzata nei pressi della chiesa parrocchiale di Santa Caterina, di edificazione più antica e almeno dal 1377 sede di cerimonie del Collegio dei Giuristi dello Studium patavino.
Destinato ad accogliere fanciulle prive di mezzi e dal passato difficile, il piccolo monastero ebbe vita fino al primo decennio dell’Ottocento. Dopo un periodo di chiusura e abbandono, il complesso fu utilizzato come pia istituzione con la stessa finalità di accoglienza delle giovinette raccolte dalla strada; indirizzo che l’istituto mantenne fino al secolo scorso, con una riconversione, nel Novecento, a collegio destinato all’educazione scolastica elementare. Fino ad essere oggi sede di un dipartimento universitario.
Il complesso di Santa Caterina, i suoi spazi, le opere d’arte ancora presenti al suo interno, la chiesa dedicata all’omonima santa, ancor oggi punto di riferimento dell’università e delle cerimonie del corpus accademico e l’area circostante dal forte valore storico, fanno del luogo un raro scrigno di arte e bellezza.