Ieri, il deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin è stato eletto presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, il capo della comunicazione di Mps, avvenuta in circostanze poco chiare il 6 marzo 2013 a Siena. Zanettin, che già in passato si era occupato della vicenda, fa sapere che: “Si tratta di una inchiesta delicata su un caso di cronaca che presenta inquietanti risvolti. Il Parlamento dovrà approfondire diversi lati rimasti fino ad oggi oscuri”.
Già nel 2017 l’.On Zanettin aveva sottolineato la necessità di “valutare eventuali profili di incompatibilità ambientale o funzionale” a carico dei vertici del tribunale e della procura di Siena, chiedendo al Comitato di presidenza l’apertura di una pratica in Prima commissione, cioè quella disciplinare, nei confronti dei magistrati che indagarono sulla morte di David Rossi, avvenuta in piena bufera per l’acquisizione di Antonveneta.
A sollevare un gran polvere sulla vicenda fu la trasmissione delle Iene, dedicata alla morte di Rossi e in particolare all’intervista di Lorenza Pieraccini, ex segretaria dell’ad di Mps Fabrizio Viola, che ha affermato di non essere stata mai ascoltata dalla procura di Siena “nonostante pare evidente avesse molto da dire”, spiegava Zanettin. Nell’archiviazione dell’inchiesta per istigazione al suicidio disposta dal gip del tribunale di Siena, tra l’altro, Pieraccini viene citata tra le persone ascoltate, pur non essendolo mai stata.
Inoltre risulta poco chiaro anche il modo di procedere della polizia scientifica: non sono stati sequestrati tutti i reperti, non è stato ritenuto necessario analizzare i vestiti, sette fazzoletti di carta sporchi di sangue, non è stato messo in un sacchetto di plastica il cellulare, anzi è stato usato anche per rispondere a una chiamata e altre diverse mosse ‘maldestre’.