La questione grandi navi spacca in due Venezia: da una parte il fronte del sì favorevole che le grandi navi attraversino la laguna, contrari quelli del no che vogliono preservare la città dopo i disagi e i danni causati da questi colossi del mare.
Sono molte le categorie che offrono servizi alla crocieristica, che attualmente si è estromessa da Venezia, puntando su Trieste e Ravenna, ritenute più convenienti. Questa scelta metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro e milioni di euro di indotto.
Le manifestazioni proseguono e anche il sindaco Luigi Brugnaro, che ha sempre sostenuto la crocieristica, ha detto: “Dobbimo tutti essere a fianco delle imprese e dei lavoratori. Dopo tanti rinvii, il Governo inizi a scavare i canali portuali e decida sulle Navi da Crociera. Non c’è più tempo da perdere. Poi ci penseranno i cittadini nelle urne il 20 settembre”.
Alessandro Santi, presidente di Assoagenti sottolinea che: “Le crociere in Italia sono ripartite e le compagnie hanno introdotto dei protocolli sanitari ancora più stringenti rispetto a quanto definito dal comitato tecnico scientifico. Venezia ha bisogno di una ripartenza per la sopravvivenza di molte categorie economiche ormai alla fame da mesi grazie ad un turismo responsabile, organizzato e rispettoso delle norme sanitarie”.