È stato rinviato in Commissione Ambiente del Senato il voto che proponeva l’inserimento dell’escavo del Canale Vittorio Emanuele III nel Decreto sulle grandi navi di Venezia. A fermarlo il senatore veneziano Andrea Ferrazzi: “L’escavo del Canale di grande navigazione Vittorio Emanuele III è un’inutile e dannosa forzatura che accelererebbe solo l’erosione della laguna di Venezia”, ha spiegato il senatore Pd.
Su questa base il senatore veneziano Ferrazzi capogruppo dem nella commissione Ambiente, ha bloccato l’inserimento dell’escavo nel decreto del Governo che avrebbe dato il via alla fase di progettazione per l’attracco delle Grandi navi fuori dalla Laguna. Ferrazzi ha ottenuto il rinvio del voto “perché in commissione Ambiente ci si possa confrontare sulle soluzioni giuste per il bene di Venezia”.
Lo scavo di quel canale, ora interrato e che veniva usato quando non esisteva il Canale dei Petroli per far giungere le navi da crociera alla Marittima direttamente da Marghera, provocherebbe secondo Ferrazzi un “danno insostenibile alla laguna”. La soluzione a cui lavorare – sottolinea Ferrazzi – è la progettazione di un attracco delle Grandi navi fuori dalla Laguna per proteggere il suo delicato ecosistema”.
“Paradossale che Ferrazzi inneggi sul blocco a Venezia – dice la presidente della commissione consigliare Infrastrutture Deborah Onisto – Venezia piange, Ravenna gioisce e Ferrazzi non se ne accorge. Il tema è trovare soluzioni, non fare battaglie per raccattare qualche voto”.
Sullo sfondo di tutta questa situazione, ieri mattina l’ormai ex commissario del Porto Cinzia Zincone ha parlato della situazione dello scalo lagunare: “Nel breve periodo le banchine di Vecon e Tiv non potranno essere disponibili, il modello ‘Redentore’ a Marghera non potrà essere esportato perché i controlli necessari per la pandemia non lo permettono, quindi le crociere continueranno quest’anno ad arrivare alla Marittima passando per San Marco”.
Si delinea quindi la strada per il terminal d’altura: “È l’unica via d’uscita per un porto che vuole essere importante. Se dopo nove anni siamo ancora qui a discutere è perché su ogni soluzione ci sono dei pro e dei contro». Ma se la maggioranza continua a puntare su Marghera e Vittorio Emanuele l’opposizione si è schierata per le navi fuori dalla laguna: “Venezia è una città di laguna non di mare, è una differenza sostanziale”, ha detto Gianfranco Bettin di Verde progressista.