La cordata di imprenditori che ha deciso di riportare i Bellunesi e gli sciatori al Nevegal, per l’ormai prossimo inverno, acquistando i vecchi impianti, per far ripartire la stagione sciistica 2020/2021, avranno accolto con soddisfazione la notizia del bando da 60mila euro, messo a disposizione dal Comune di Belluno per rilanciare il Colle.
Da cosa nasce cosa e così, un luogo per troppo tempo trascurato sta tornando ad una nuova vita. Il bando, rivolto a privati e associazioni, prevede contributi fino al 50% della spesa per investimenti strutturali o per attrezzature per interventi nei settori dello sport, natura, famiglia e cultura.
Così, al fine di illustrare a tutti gli interessati le caratteristiche e i requisiti del bando, è stata organizzata una presentazione pubblica, sulla piattaforma Zoom, per domani, martedì 17 novembre, alle 18.
Come hanno voluto sottolineare gli assessori Yuki D’Emilia e Marco Bogo: “Si tratterà di un’occasione importante per conoscere questa nuova iniziativa a sostegno del nostro Colle e per questo invitiamo tutti gli interessati, privati o associazioni, che possono avere dei progetti, a partecipare all’evento di presentazione, durante il quale spiegheremo con precisione i termini del bando, dando tutti i chiarimenti necessari”.
Nel frattempo è stata ultimata anche la revisione della rete sentieristica e della segnaletica del Colle. Sono stati individuati tutti i percorsi, con la necessità di installare circa 170 cartelli, che conterranno caratteristiche e tempi di percorrenza di ogni tracciato.
Per quanto riguarda invece la data di apertura della stagione sciistica, l’incontro decisivo potrebbe essere quello previsto per giovedì 19 novembre. Renzo Minella, presidente dell’associazione degli impiantisti funiviari, Anef Veneto, teme che se il numero dei contagi non scenderà, potrebbe essere difficile allentare i vincoli e quindi l’apertura potrebbe slittare addirittura a gennaio 2021. Ma siccome si intravedono spiragli di miglioramento della situazione, è lecito sperare che magari si riesca a partire a Natale, che sarebbe una vera boccata d’ossigeno per tutta la Montagna.