Se non paghi le tasse il Fisco può venire a saperlo anche dai social: come fa per spiarti, inizia a tremare.
Può sempre capitare che sfugga qualche tassa e che non si sia proprio in regola con l’Agenzia delle Entrate, ma la novità a disposizione del Fisco fa letteralmente tremare gli italiani. Meglio sempre controllare bene di essere in regola con le imposte perché ora anche dai social può arrivare un controllo.
Ebbene sì non c’è proprio scampo, il Fisco può utilizzare anche i social per spiare gli utenti. Soprattutto quelli che non pagano le tasse devono stare molto attenti da adesso e capire bene che questa novità può comportare dei seri rischi. Guardia di Finanza e Fisco possono usare Instagram, Facebook e Tik Tok, Twitch e YouTube per capire determinate attività degli utenti e stabilire se sia il caso di intervenire. Il modo in cui lo fanno non è per nulla complicato né scontato.
Instagram e i social nelle mani del Fisco: così gli utenti vengono sorvegliati
Al Fisco e alla Guardia di Finanza non sfuggiranno i post degli utenti, che a questo punto diventeranno delle vere e proprie dichiarazioni dei redditi. Per chi non paga le tasse la fine è vicina perché ogni post che rivela lo stile di vita potrebbe diventare una dichiarazione per nulla in linea con le tasse pagate. La stretta per gli evasori passa anche per i social e da adesso quella foto dell’albergo a 5 stelle non sarà più motivo di vanto, ma di multe.
Questo metodo non è per nulla una novità infatti anche oggi è possibile effettuare un accertamento se si nota in strada una macchina di lusso. È consentito approfondire le informazioni sul proprietario del veicolo per conoscere il suo reddito effettivo. Semplicemente quindi lo stesso modello è stato adottato anche per i social, e non è una semplice opzione. Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate scandagliano i video e ricercano appositamente chi commette il reato di evasione fiscale.
Lo faranno anche attraverso veri e propri algoritmi che possono monitorare post, storie e commenti. Sotto la lente di ingrandimento anche tutti gli influencer che hanno collaborazioni commerciali non dichiarate. Ci sono infatti anche alcuni che guadagnano oltre 50.000 euro al mese non dichiarati. Soprattutto la stretta arriva per i creators di contenuti per adulti sulla nota piattaforma Only Fans. In questo caso il reato non è solo per evasione sulle imposte di reddito, ma anche sulla tassa etica, un’addizionale all’Irpef del 25% sul reddito complessivo al netto ricavato. Insomma i problemi saranno davvero per tutti: utenti che non guadagnano con i social, ma anche creator e similari.