I pensionati possono gioire: con l’arrivo del 2025 ci sarà anche un bonus tutto nuovo. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Il tema dell’età pensionabile è sempre più centrale (nonché cruciale) in Italia, un Paese dove l’uscita dal mondo del lavoro avviene mediamente intorno ai 64 anni, un’età comunque che rientra tra le più basse in Europa. E così il governo si trova oggi a dover bilanciare al contempo esigenze demografiche ed economiche, cercando di sostenere il sistema pensionistico senza gravare eccessivamente sulle nuove generazioni.
Negli ultimi anni in tal ottica molte delle misure adottate hanno avuto l’obiettivo di favorire l’accesso alla pensione anticipata. Tuttavia, la nuova manovra finanziaria per il 2025 segna un cambio di rotta: invece di agevolare l’uscita, propone incentivi per chi decide di prolungare volontariamente la propria attività lavorativa. Il provvedimento principale in questo senso è il cosiddetto bonus Maroni, una misura che torna in auge dopo il debutto negli anni Duemila, ora ampliata e adattata ai nuovi contesti.
Bonus Maroni, tutto quello che c’è da sapere sul nuovo incentivo per il 2025
Il bonus Maroni punta ad attrarre quei lavoratori che, pur avendo raggiunto i requisiti per la pensione, scelgono di rimanere attivi per un periodo più lungo, aiutando così a innalzare l’età media di uscita dal lavoro. Il meccanismo è semplice: il datore di lavoro continua a versare i contributi previdenziali obbligatori all’INPS, ma, nel caso di chi aderisce al bonus, questi vengono in parte “dirottati” verso lo stipendio mensile del lavoratore sotto forma di aumento netto.
Il lavoratore si ritrova così con circa il 10% in più in busta paga, un importo non soggetto a tassazione, rappresentando un incentivo economico diretto e tangibile. Nel dettaglio, il bonus Maroni per il 2025 si applica sia a chi potrebbe accedere alla pensione anticipata con Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi), sia a chi ha maturato i requisiti contributivi standard, ovvero 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
È necessario però che tali requisiti siano raggiunti entro il 31 dicembre 2025 per beneficiare del bonus. Questa misura mira a rispondere a un duplice obiettivo: migliorare la stabilità del sistema pensionistico e dare ai lavoratori che scelgono di proseguire la carriera un riconoscimento economico immediato. Grazie al bonus Maroni, chi decide di posticipare la pensione potrà godere di un incremento salariale significativo, una scelta che potrebbe risultare allettante per molti, specialmente in un contesto in cui la pensione non sempre garantisce la stessa sicurezza economica del passato.
