Una vasta area depressionaria centrata sul Nord Europa si è spinta verso le regioni settentrionali italiane, determinando condizioni di spiccata instabilità atmosferica, specialmente a ridosso dei settori alpini.
Vento forte, pioggia battente e alberi caduti. Disagi in diversi comuni veneti con centinaia le chiamate ai vigili del fuoco. Le previsioni insomma erano giuste: dal tardo pomeriggio su tutta la Regione si sono abbattute forti piogge, precedute da un vento fortissimo che ha colpito in ordine il Veronese, il Vicentino, il Padovano, il Trevigiano e il Veneziano.
A Verona e in provincia alle 20 si è scatenata una vera a propria tromba d’aria, con pioggia e fulmini: due feriti e decine di piante e alberi in strada, tetti scoperchiati e incendi. È stato necessario anche l’intervento dei Vigili dle fuoco sul lago di Garda per soccorrere delle imbarcazioni alla deriva.
Duramente colpito anche l’Alto Vicentino: decine le chiamate alla centrale operativa dei vigili del fuoco per strade impercorribili perché invase da tronchi divelti e folti rami. Interessata soprattutto la zona dell’Altopiano di Asiago, da Cesuna ad Enego, ma anche del Bassanese.
Maltempo che non ha risparmiato nemmeno l’Alta Padovana: Cittadella, San Giorgio in Bosco, e quasi tutti i comuni fino a Limena, hanno fatto registrare numerosi interventi da parte dei vigili del fuoco intervenuti per togliere alberi e rami caduti sui fili dell’alta tensione lasciando senza corrente numerosi quartieri e paesi.
Nel Veneziano sono stati 15 minuti di terrore a causa di un nubifragio con raffiche di vento e alberi abbattuti e centinaia di chiamate ai vigili del fuoco.