Ci sono tutti gli ingredienti per appassionare i lettori e gli amanti di scandali e segreti che ciclicamente vanno ad interessare il Vaticano.
L’ “affaire Becciu”, con le recenti dimissioni del cardinale sardo, sta infatti svelando sempre più tasselli in quello che è un vero e proprio puzzle di legami oscuri e strani bonifici che partono da Città del Vaticano in molteplici direzioni. Con l’aggiunta, per non farsi mancar nulla, anche di un pizzico di sesso. Il tutto inserito all’interno di una riforma delle finanze vaticane portata avanti negli ultimi anni da Papa Francesco e che, alla luce dei recenti scandali, potrà diventare una vera e propria epurazione.
Fulcro della vicenda è la fine che hanno fatto alcuni denari del Vaticano; nello specifico, circa 500.000 € provenienti dall’Obolo di San Pietro – le rimesse dei fedeli destinate a iniziative umanitarie – e inviati, via bonifico, ad una società con sede a Lubiana, in Slovenia, di cui è amministratrice Cecilia Marogna. Ufficialmente un’analista di geopolitica e consulente di relazioni esterne per conto della Segreteria di Stato del Vaticano; ma con un passato alquanto torbido e caratterizzato da strane amicizie, soprattutto quelle con i ben noti Flavio Carboni e Francesco Pazienza.
Destinazione finale dei fondi avrebbero dovuto essere alcune missioni umanitarie nel terzo mondo. Ma sembra che la “dama nera”, come è stata subito ribattezzata la Marogna, abbia utilizzato una parte rilevante di questa cifra, invece che per i poveri bambini africani e asiatici, per appagare il suo desiderio di oggetti materiali. Così distante dal Verbo di Cristo a cui il Papa, che proviene “dalla fine del mondo”, vuole riportare la Chiesa.
Ecco che sono allora spuntati fuori acquisti di scarpe, gioielli, vestiti e oggetti di design per un ammontare di circa 200.000 €. E che hanno acceso i sospetti di una relazione, seppur smentita dai diretti interessati, tra la Marogna e il cardinal Becciu, fino al 2018 potentissimo vice del Segretario di Stato e quindi, a tutti gli effetti, numero 3 della gerarchia dello stato pontificio.
Cecilia Marogna è ora in stato di arresto a Milano, da dove verrà estradata verso Città del Vaticano per essere a disposizione delle autorità giudiziarie pontificie. Mentre i guai per l’ex cardinale Becciu, un tempo legatissimo al Papa, sembrano essere appena all’inizio. Ora che sta emergendo la sua rete di contatti con amici e familiari (ben tre fratelli) che avrebbero beneficiato, negli ultimi anni, di munifiche rimesse di denari provenienti dai fondi cui, per anni, aveva avuto accesso il cardinale sardo. E che non sembra aver ripagato la grande fiducia che Francesco nutriva per lui, destinando enormi quantità di denaro ad imprese che con le missioni umanitarie, avevano poco a che fare.
Federico Kapnist