Il vento è finalmente girato per Acc, storica azienda di compressori di Borgo Valbelluna. È arrivata la delibera di Banca Ifis per il prestito-ponte di 12 milioni e 541 mila euro, che verrà concesso, nell’ambito della garanzia statale, prevista dalla legge Prodi-bis, con la partecipazione di altri due istituti, dei quali al momento non si conoscono i nomi.
Tutti tirano un sospiro di sollievo, in particolare le famiglie dei 300 dipendenti, perché, come già annunciato, con la fine di settembre, la cassa sarebbe stata vuota.
La forza e la determinazione del commissario straordinario Maurizio Castro, con il rilancio di un ambizioso piano industriale e l’aiuto dell’assessore Elena Donazzan, con la convocazione di un tavolo tecnico- istituzionale, hanno evitato il peggio.
Inoltre, il fatto di avere acceso i riflettori su questa azienda in difficoltà, ma con grandi potenzialità, ha fatto sì che, dal tavolo tecnico potesse uscire il progetto della creazione del polo italiano dei compressori, che nascerà nella primavera 2021, dalla fusione di Acc ed Embraco di Chieri, (TO).
Il tutto è stato reso noto dalla sottosegretaria del Mise, Alessandra Todde, che ha assicurato che il piano è già stato presentato e approvato e che ora si dovranno discutere e definire solo i dettagli.