Poteri straordinari sul modello Genova e procedure semplificate. La vera Olimpiade inizia sul fronte delle infrastrutture, bisogna quindi accelerare sulle opere, sportive e viarie, come le varianti di Longarone e Cortina. Questi i punti centrali affrontati dalla delegazione scesa a Roma per aggiornare il Capo dello Stato sull’avanzamento dei lavori.
“Per fare le opere è fondamentale che ci siano poteri straordinari sul modello-Morandi. Con tutti i controlli del caso e le verifiche, chiaramente. Le priorità sono le opere sportive nelle diverse venues ma anche tutte le infrastrutture in generale. Dobbiamo essere pronti perché sarà un bel biglietto da visita per il Paese a livello internazionale”.
Lo dice il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dopo l’incontro al Quirinale tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la delegazione del Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 guidata dal presidente del Coni Giovanni Malagò e da quello del Cip Luca Pancalli, e composta Zaia, dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana, dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, quella di Bolzano, Arno Kompatscher, dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, e da quello di Cortina d’Ampezzo Gianpietro Ghedina.
“Mattarella è disponibile, ha ricordato quei giorni di due anni fa e ci ha dichiarato la totale e piena disponibilità ad accompagnare il processo – ha proseguito Zaia -. La pista di Bob è parte integrante del dossier, approvato con quella pista. Sarà nostra cura farne tutte le verifiche sulla sostenibilità economico-finanziaria oltre che sportiva. L’ultima cosa che vogliamo è realizzare una cattedrale nel deserto. Per ora resta nel dossier”.
Al termine dell’incontro, ha parlato anche il sindaco di Cortina Ghedina: “Oggi è stata una giornata importante. I tempi stringono, è stata un’occasione per ricordare al Presidente che c’è fretta e quindi tutto l’iter amministrativo deve seguire procedure velocizzate, oggi è per questo che siamo qui a Roma”.