Sul sito del Fir (Fondo indennizzo risparmiatori), sono riportate le modalità attraverso le quali, entro l’anno scorso, gli aventi diritto, o i loro rappresentanti, potevano registrarsi e presentare telematicamente le domande con i relativi allegati, per chiedere i rimborsi del crac delle banche.
In aggiunta a tutto quello che già si vede qui sopra, come ha fatto sapere oggi l’onorevole Pierantonio Zanettin di Forza Italia, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche e sul sistema finanziario: “Anche in queste ore ci raggiungono informazioni di astruse richieste di integrazioni documentali da parte di Consap, concessionaria servizi assicurativi pubblici Spa”.
“I risparmiatori che lo scorso anno hanno fatto richiesta di indennizzo al FIR, Fondo Indennizzo Risparmiatori – spiega Zanettin -, vengono oggi invitati a produrre ulteriore documentazione bancaria, attestante il prezzo medio di carico delle azioni, ante affrancamento, documentazione che appare in taluni casi pressoché introvabile, considerato che le banche sono state poste in liquidazione coatta amministrativa ormai da anni, con conseguente rischio di rigetto della domanda”.
“Non era certamente questa la volontà del legislatore, quando la normativa primaria venne varata: l’intenzione semmai mirava ad adempimenti semplici, alla portata di tutti, di facile attuazione, senza nemmeno la necessità della collaborazione di avvocati o consulenti. Non a caso infatti gli indennizzi fino ad ora erogati sono stati assai scarsi e per importi tutto sommato irrisori”, sottolinea l’onorevole.
“Quanto sta accadendo dimostra ancora una volta, la necessità di un intervento normativo, che vada a semplificare il lavoro della Commissione tecnica, rendendo più fluido il sistema delle liquidazioni”, conclude Zanettin.