Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Padova: la controversia riguardava il DPCM 10 settembre 2015 e la ripartizione tra i comuni del Fondo di solidarietà comunale. È giusto ricordare che nei precedenti giudizi il Comune risultò vincitore delle cause ma le autorità pubbliche (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Interno) contestavano l’importo richiesto. Si è reso pertanto necessario il giudizio di ottemperanza che ha dato ragione al Comune.
La richiesta del Comune è sempre stata di € 37.415.613,69, oltre interessi
mentre lo Stato riconosceva l’importo di € 6.632.410,63. Quindi l’importo che ora deve ricevere il Comune di Padova è quello da sempre richiesto.
Si tratta di un grande risultato che va a vantaggio di tutti i cittadini padovani e che risulta essere un precedente favorevole anche per i contenziosi ancora in essere che riguardano le annualità 2016 e 2018.
Di questo positivo risultato bisogna ringraziare gli avvocati scelti dall’amministrazione comunale, il Professor Luca Antonini, oggi Giudice della Corte Costituzionale, e l’avvocato Giacomo Quarneti, oggi responsabile dell’Avvocatura della Regione Veneto, nonché l’allora Segretario e Direttore Generale Dott. Lorenzo Traina che in collaborazione con i responsabili del Settore Tributi Dott.ssa Maria Pia Bergamaschi e Dott. Pietro Lo Bosco e all’Avvocatura Civica, oggi diretta dall’Avvocato Laura Paglia, hanno rilevato le incongruenze del sistema di riparto del fondo di solidarietà comunale e dato inizio, durante l’amministrazione precedente, al contenzioso contro lo Stato.
“La mia amministrazione ha voluto proseguire su questa linea continuando quella che riteniamo una battaglia di civiltà e di giustizia per i cittadini padovani particolarmente penalizzati dal sistema di alimentazione e riparto del fondo di solidarietà comunale – dice soddisfatto il sindaco Sergio Giordani -. Quando si tratta di essere nel giusto e riportare soldi che spettavano a Padova in città non guardo in faccia a nessuno e tutelo gli interessi di Padova e dei Padovani, anche perché delle loro tasse si tratta. L’impegno della nostra amministrazione sarà ora impiegare queste significative risorse per migliorare i servizi ai cittadini e per realizzare investimenti importanti che diversamente sarebbe stato proibitivo realizzare. Sicuramente questo tesoretto cospicuo e immediatamente disponibile rappresenta una grande opportunità in più per rilanciare con tanti interventi la città dopo la pandemia andando ad agire in nuove opere, così come nei quartieri, nello sport, nelle manutenzioni, nella cultura, nel commercio, nelle politiche di sostenibilità e di transizione ecologica e nella coesione sociale”.
Aggiunge l’Assessore Diego Bonavina: “Un risultato importante per la nostra squadra legale; sono felice ovviamente per il risultato ottenuto, figlio di un lavoro professionalmente perfetto in stretto contatto con i colleghi antonini e Quarneti che, ancora una volta, si sono dimostrati grandi avvocati. Lasciatemi fare un plauso agli avvocati mizzoni, lotto e Bernardi e al nostro capo settore laura paglia, ai giovani colleghi praticanti e allo staff tutto dell’avvocatura, spesso non citati ma importantissimi per il buon andamento della nostra amministrazione”.