Mercoledì prossimo, 30 dicembre, ci sarà un incontro in videoconferenza, per fare il punto sul futuro Palazzo di giustizia, tra il Ministero di Grazia e Giustizia, il sindaco Edoardo Gaffeo, il Procuratore capo, Carmelo Ruberto, il Prefetto Maddalena De Luca e il Presidente del Tribunale, Angelo Risi.
Si cercherà di trovare “la migliore soluzione” per una questione, che ormai si trascina da anni, pur sapendo che a tutt’oggi non esiste una proposta concreta, dopo che l’ex Casa circondariale di Via Verdi è stata destinata a carcere minorile regionale.
La città e il sindaco Gaffeo avevano sperato fino all’ultimo che qualche evenienza potesse modificare le decisioni prese, ma ora, “il bando di gara per la realizzazione del carcere minorile è stato chiuso e, la palla è passata al Provveditorato alle opere pubbliche del Triveneto che sta gestendo l’appalto…”
A questo punto, si rende necessario elaborare un piano “B” e, come ha fatto sapere il Sindaco Gaffeo, “non ci si può esimere dal proporre un’alternativa e si cercherà di farlo, nei primi mesi dell’anno prossimo, all’interno di quei paletti, posti dal consiglio comunale, che ha prescritto la permanenza del Palazzo di Giustizia in centro storico”.
Che però, come ha voluto sottolineare il Sindaco, non significa necessariamente all’interno del perimetro delle mura medievali o nell’immediata vicinanza delle piazze, anche perché il Ministero ha richiesto delle caratteristiche ben precise e soprattutto una superficie minima, calpestabile tra gli 11mila e i 12mila metri quadrati, non facili da reperire in centro.
Ed è proprio la superficie richiesta per la cittadella della giustizia, che ha messo fuori gioco l’ex sede del Genio Civile e altre due ex sedi della Banca d’Italia, mentre per una serie di vincoli urbanistici, sarebbe stata esclusa anche l’ex caserma dei Vigili del Fuoco.
Nel frattempo, non si è perso d’animo, il neo “Comitato per il Tribunale in centro”, che non mollando la presa sull’obiettivo della propria costituzione, si è fatto ricevere in Prefettura, avanzando la proposta dell’ex caserma “Silvestri”, area dismessa dall’esercito, nell’ottobre 2012 e, per la quale, come ha fatto sapere l’avvocato Lorenzo Pavanello, portavoce del Comitato, verrà presto avviata una raccolta firme.