Per la prima volta in Italia, apre nelle sale di palazzo Roverella a Rovigo, un’importante esposizione dedicata a Marc Chagall e all’influsso determinante che sulla sua opera ha esercitato la grande tradizione culturale della Russia.
La mostra curata da Claudia Zevi annovera i maggiori capolavori dei musei russi di Mosca e di San Pietroburgo, oltre ad una generosa selezione di opere provenienti dalla collezione privata dell’artista.
In esposizione circa 70 dipinti ed una meravigliosa serie di incisioni e acqueforti, tra i quali alcuni dei più grandi capolavori dell’artista come: “la Passeggiata”, “L’Ebreo in rosa”, “Il matrimonio”, “Il Gallo”, “Il Guanto nero”.
La mostra è promossa da Fondazione Cariparo, Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi e nasce dalla collaborazione con la Fondazione Culture Musei e il Museo delle Culture di Lugano, che ne ha ideato e sviluppato il progetto nell’ambito delle ricerche e delle attività del ciclo “Ethnopassion”.
“Sono davvero felice di essere qui oggi (19 settembre) – dice il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo -. L’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, ci ha fatto capire prima di tutto una cosa, che nulla è scontato e ci ha fatto apprezzare tante piccole e grandi quotidianità che prima ci sembravano normali. Ecco quindi che poter essere qui per presentare un grande avvenimento culturale come la mostra “Chagall”, che non sapevamo se fosse possibile realizzare, è davvero un momento di gioia”.