Il Comune di Vicenza ha annunciato ieri di voler acquistare Palazzo Thiene, bene tutelato dall’Unesco, al pari della Basilica Palladiana e del Teatro Olimpico. Eretto nel Quattrocento e in seguito ristrutturato e ampliato da Andrea Palladio, nel 1544, l’immobile è divenuto sede della Banca Popolare di Vicenza, nella seconda metà dell’Ottocento, finendo poi col seguirne le vicissitudini. Dal 2019 è di proprietà del fondo anglo-americano Bain Capital Credit. Secondo indiscrezioni, il prezzo di vendita si aggirerebbe attorno ai cinque milioni.
Oltre all’immobile con i suoi affreschi e decorazioni, esiste un vincolo pertinenziale, posto nel 2016 dalla Soprintendenza di Verona, su otto collezioni presenti al suo interno: 115 dipinti, 23 sculture, tra le quali 17 di Arturo Martini, 132 ceramiche Antonibon di Nove, 151 piatti popolari dell’Ottocento, 317 incisioni dei Remondini, 296 oselle veneziane e 199 monete veneziane, che non possono in alcun modo venire trasferiti e che devono pertanto rimanere all’interno del Palazzo.
Ciò che ha spinto il sindaco Francesco Rucco ad avviare la sua proposta, è stato l’intensificarsi di voci sempre più insistenti sulle offerte per l’acquisto dello storico Palazzo, “poi, quando ho sentito della cessione dei Palazzi Negri e Rapeta, mi sono convinto di fare qualcosa”.
Le offerte per l’ex sede di BPVi sono almeno tre e, come ha voluto sottolineare il sindaco Rucco, l’acquisto dell’immobile da parte di Palazzo Trissino, “per la città potrebbe diventare il simbolo del maltolto”, una specie di riscatto morale dopo le dolorose vicende del crac della Popolare.
In considerazione dell’importanza per Vicenza di quello che è considerato a tutti gli effetti un simbolo della città, pare che la proprietà abbia già manifestato la volontà di avviare una trattativa prioritaria con il Comune, “al fine di pervenire ad un eventuale acquisto diretto”.
“Ringrazio la proprietà per averci dato questa possibilità, dimostrando grande disponibilità” ha dichiarato il sindaco. Rucco ha lamentato invece “un silenzio assordante da parte del Ministro Franceschini” sulla questione.
L’iter non sarà comunque semplice, ora bisognerà attendere la perizia dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà definire anche “la sostenibilità dell’operazione economica”, per avviare la trattativa vera e propria con la proprietà. “Tutto dovrà comunque passare prioritariamente per il voto del consiglio comunale” ha specificato Rucco.
Sulla delicata questione è intervenuto anche l’onorevole Pierantonio Zanettin: “Plaudo con entusiasmo alla decisione del Sindaco Rucco e dell’assessore Marco Zocca di dare impulso alla pratica di acquisto di Palazzo Thiene dal Fondo Bain Capital – ha detto a Veneto Report il deputato vicentino di Forza Italia -. L’inattesa conferenza stampa di ieri costituisce finalmente un raggio di sole dopo anni tristissimi, in cui il crac della Banca Popolare di Vicenza ha impoverito,non solo sul piano economico, la nostra provincia.
“Spero di tutto cuore che l’iniziativa vada a buon fine. Sarà così possibile evitare la dispersione del patrimonio storico vincolato al palazzo. Mi riferisco in particolare alla raccolta di oselle veneziane e ai dipinti di scuola veneta, in ordine ai quali in passato ho presentato più di una interrogazione al Ministro Franceschini. Garantisco fin d’ora il mio massimo impegno, affinché l’ambizioso progetto dell’amministrazione possa avere un buon esito”, ha concluso Zanettin.