Ancora una volta, questo governo, poco lungimirante e che naviga a vista, ha considerato lo sport tra le cosiddette attività “sacrificabili”. Mentre è proprio nei momenti più critici della vita, in una fase emergenziale come quella attuale, che l’attività sportiva, qualunque essa sia, rappresenta un elemento fondamentale per la salute psicofisica delle persone e dei ragazzi in particolare.
Così ieri pomeriggio, Chiara Pantano, un’istruttrice di fit boxe e personal trainer in due palestre padovane, ha organizzato con alcune colleghe, davanti a Palazzo Moroni, sede del Comune, un flash mob contro la decisione del governo di chiudere le palestre.
“Sarò qui fino a venerdì, stesso posto e stessa ora, per cercare di smuovere le coscienze”, ha affermato la giovane sportiva, praticando i suoi esercizi di aerobica, lungo il Liston. L’iniziativa, com’era prevedibile, ha subito catalizzato l’attenzione dei passanti, che hanno anche approfittato dell’opportunità di una lezione gratuita e all’aperto.
“Ci portano all’agonia e io non ci sto. Non accetto di essere trattata da lavoratrice di serie B. Da giugno, abbiamo speso un sacco di soldi e perso tempo per adeguarci alle norme igienico-sanitarie e, per tutta risposta, adesso ci fanno richiudere. Noi rappresentiamo un luogo sicuro di prevenzione e promozione della salute”.