I carabinieri del Nas, Nucleo anti sofisticazione e salute, nei giorni scorsi hanno controllato, a campione, varie palestre di Rovigo e del Polesine, per verificare se fossero o meno rispettate le disposizioni anti contagio, le cosiddette linee guida, per il rispetto delle quali Conte aveva dato una settimana di tempo per mettersi in regola.
Ebbene, palestre e piscine sono state chiuse, quindi immaginiamo che in pochi siamo stati rispettosi, e invece non è così: il controllo è stato superato a pieni voti: i militari hanno solo potuto constatare come tutto fosse stato fatto a regola d’arte. Nemmeno una sanzione. Un risultato che risponde alle rigide e precise prescrizioni alle quali l’attività sportiva in palestra era stata assoggettata, al momento di riaprire dopo il primo lockdown.
Ma il nuovo Dpcm si accanisce anche su questo settore, con danni incalcolabili sull’economia e alcuni gestori a bassa voce dicono: “Ci hanno dato una settimana per metterci in regola e non gli è interessato se lo fossimo o meno, tanto volevano già chiudere tutto”.
Dopo il danno pure la beffa.