Veneto e inquinamento delle acque una triste storia che dura da anni, adesso anche la padovana AcqueVenete è tra le quattro società che si sono costituite parte civile al processo: «Abbiamo affrontato danni ingenti e onerosi, ora si accerti la verità e si proceda ai risarcimenti».
L’inchiesta confermerebbe quanto sempre sostenuto dalle società idriche – Viacqua, Acquevenete, Acque Veronesi e Acque del Chiampo – ossia che le condotte di inquinamento ambientale si sono protratte oltre il 2013, data di riferimento della chiusura del primo filone d’inchiesta, e quindi concretizzando anche fattispecie criminose previste dalla legge sugli Ecoreati.
La conclusione delle indagini sul secondo filone di inchiesta vede tra gli accusati Miteni (con i propri dirigenti) assieme ai manager della società lussemburghese International Chemical Investors.
È un passo importante nell’accertamento di responsabilità gravi sul piano ambientale e sanitario che hanno causato ingenti danni cui le società idriche hanno posto rimedio con misure eccezionali, urgenti e costose. Anche in questo secondo procedimento qualora il GUP disponesse il rinvio a giudizio, le società idriche non mancheranno di costituirsi parte civile, per i reati ambientali contestati, nell’interesse dell’accertamento della verità.