Pieve di Soligo è rimasta tra le dieci città finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022, con il progetto “Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana”. È una cittadina situata tra la verde pianura e le dolci colline di un territorio rinomato per il suo prosecco, attraversata da due fiumi che ne rendono ancor più suggestivo il paesaggio.
La giuria ha esaminato le 28 candidature pervenute, selezionando i dieci progetti finalisti, come previsto dal bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Poi verrà premiata la città che riuscirà a sviluppare il progetto culturale più accattivante, coinvolgente ed innovativo. Le altre città rimaste in lizza sono: Ancona, Bari, Cerveteri (Roma), L’Aquila, Procida (Napoli), Taranto, Trapani, Verbania e Volterra (Pisa).
Pieve di Soligo, secondo il Governatore Luca Zaia è una “perla incastonata nel cuore di un territorio già dichiarato Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, che sublima un tesoro di valori culturali, storici e ambientali. Ha tutte le carte in regola per essere la nuova Capitale italiana della Cultura per l’anno 2022” e, come Veneti, ha voluto aggiungere Zaia, “tifiamo tutti perché lo diventi!”
“Del resto Pieve di Soligo è la città di Andrea Zanzotto, riconosciuto come uno dei maggiori poeti del nostro tempo ed è legata alla memoria di uno dei padri della dottrina sociale cristiana, come Giuseppe Toniolo, oltreché di una delle più grandi cantanti liriche, Toti Del Monte e di un compositore come Mansueto Viezzer e di molti altri personaggi, che per nascita o vocazione, vi hanno trovato il loro luogo dell’anima”.
Pur nella soddisfazione per il Veneto e per Pieve di Soligo, la notizia dell’esclusione di Verona è giunta in città, come una doccia fredda e le opposizioni hanno subito attaccato la giunta Sboarina e, in particolare, l’assessore Briani, per aver evidentemente presentato un progetto non all’altezza della situazione.
Il sindaco ha preferito guardare avanti, pensando che tutto quello che è stato pensato, progettato e inserito nel dossier innescherà comunque un meccanismo virtuoso per la città.