È stato notificato in questi giorni, il decreto autorizzativo del Ministero dello Sviluppo Economico all’impianto di GNL, gas naturale liquido, che segnerà la svolta green del Porto di Marghera. I primi lavori dovrebbero partire già entro l’estate e l’obiettivo è quello di portarli a termine nel 2024.
Sarà Decal Spa, azienda che opera a Marghera da oltre 50 anni, nel settore dello stoccaggio di prodotti petroliferi, chimici e petrolchimici che realizzerà lo stabilimento, tramite la società Venice Lng. Come ci tiene a sottolineare l’assessore allo sviluppo veneziano, Simone Venturini, “l’impianto genererà nuovi posti di lavoro e rafforzerà la fase in corso, sempre più legata a forme di energia più pulita ed innovativa”.
L’investimento complessivo sarà di oltre 100 milioni, cofinanziato dall’Unione Europea, per un sito di stoccaggio di 32mila metri cubi. L’area individuata per la realizzazione è quella ex Italcementi, lungo il canale industriale sud di Porto Marghera.
Nel 2017, in occasione delle celebrazioni del centenario del Porto di Marghera, una storia straordinaria scritta da grandi industrie e imprenditori visionari capaci di trasformare un piccolo angolo di Laguna, in un polo industriale tra i più importanti d’Europa, si decise di costruire il futuro del Porto, programmando una serie di investimenti, che potessero assicurare lavoro e sviluppo per altri 100 anni, in un’ottica di sostenibilità ambientale.
La scommessa di Venice Lng, costituita proprio nel 2017, è stata quella di porsi l’obiettivo di realizzare un deposito costiero di stoccaggio e movimentazione di GNL, a Porto Marghera, puntando sul più importante combustibile alternativo al petrolio e ai suoi derivati, che diventerà la forma di energia più pulita e affidabile dei prossimi decenni.
Il GNL infatti è al centro della strategia elaborata dalla Commissione Europea per alimentare navi e camion, riducendone l’impatto ambientale. E, una specifica direttiva, impone a tutti i Paesi membri la pianificazione di un sistema di punti di rifornimento, sia nei porti che lungo le arterie viarie principali, entro il 2025, per poter così consentire la diffusione di TIR e navi a ridotto impatto ambientale.
Grande soddisfazione ha espresso Gian Luigi Triboldi, presidente e amministratore delegato di Venice Lng, in considerazione del fatto che l’impianto genererà una svolta per Marghera, che si porrà all’avanguardia di un processo di transizione energetica per un “combustibile pulito”.
Come sempre accade in queste occasioni, non mancano contestatori e detrattori, preoccupati dei pericoli derivanti dal GNL, “che a contatto con l’aria, forma una miscela esplosiva capace di dare luogo ad un incidente di proporzioni inimmaginabili”. Anche Italia Nostra si era opposta al momento del passaggio del progetto in Commissione di Salvaguardia.