In un nuovo video il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha illustrato le questioni principali affrontate dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e i provvedimenti messi in campo per limitare i contagi. Alla discussione, tenutasi in video conferenza, c’erano il prefetto Donato Cafagna, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, il Questore Ivana Petricca , il Comandante provinciale dei Carabinieri Pietro Carrozza, così come quello della Guardia di Finanza Carlo Ragusa e dei Vigili del Fuoco Luigi del Giudice.
Il monito del sindaco è solo uno: fare dei controlli puntuali per ridurre al minimo i contagi ed evitare chiusure generalizzate come in altre regioni.
Alla luce del Dpcm, il sindaco Sboarina ha chiesto al Cosp di attuare dei provvedimenti per il controllo del distanziamento sociale senza penalizzare le attività economiche e di intervenire con modalità diverse a seconda delle zone in cui si possono generare assembramenti.
Non è escluso quindi che in città potranno esserci alcune «zone rosse» e delle aree sensibili sottoposte al controllo dinamico degli agenti. Il tutto per evitare i temuti affollamenti. Già da oggi sarà a lavoro un Tavolo operativo per mappare le zone della città a rischio e prendere provvedimenti specifici per ogni piazza o via considerata «critica». «Le zone eventualmente interdette potrebbero essere quelle facilmente delimitabili, come ad esempio Riva San Lorenzo o l’Arsenale, frequentate soprattutto dai ragazzi dopo la scuola», prosegue la nota, «mentre gli affollamenti di via Mazzini e via Cappello nel weekend saranno controllati in maniera dinamica».
“Non servono ordinanze generiche che penalizzerebbero tutti – ha chiarito il sindaco Sboarina – servono invece provvedimenti mirati per limitare i contagi e allo stesso tempo preservare le attività economiche. Soluzioni studiate per ogni singola situazione. Quelle che prenderemo, saranno azioni specifiche a seconda della tipologia di assembramento che può generarsi e della parte di città interessata. Ordinanze diversificate, per evitare di penalizzare gli esercenti e le attività che devono essere raggiunte dai veronesi. I gestori dei locali si sono dimostrati fin dall’inizio attenti a far rispettare tutte le normative. A maggior ragione adesso che, come deciso dal Governo, dopo le 18 nessuno può sostare in piedi fuori dai bar”.