Lo scorso agosto era stato annunciato che avrebbe affrontato il processo relativo al crac della Banca Popolare di Vicenza anche l’ex direttore generale e Ad Samuele Sorato, la cui posizione era stata separata dal filone principale per ragioni di salute a fine 2017, ma anche lui adesso è chiamato davanti al giudice il 14 gennaio.
Questo secondo filone delle indagini si è reso necessario poiché non era più possibile inserire nel processo principale Sorato: il processo era iniziato nel 2018 ed è ormai in stato avanzato e ricordiamo che vede sul banco degli imputati i vertici dell’istituto, a partire dall’ex presidente Gianni Zonin, l’ex consigliere Giuseppe Zigliotto e 4 passati manager: Emanuele Giustini, Paolo Marin, Massimiliano Pellegrini e Andrea Piazzetta.
Ma non è tutto, mentre avanza l’inchiesta per bancarotta è spuntato il nome del finanziere del fondo Optimum Girolamo Stabile, indagato per reato connesso in un’altra indagine. Che sarebbe quella che stanno istruendo da inizio anno Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi per il reato di bancarotta di Popolare Vicenza dopo la dichiarazione d’insolvenza confermata dal tribunale di Venezia.
Girolamo Stabile era direttore generale di Optimum Asset Management, la società lussemburghese che gestiva due dei tre fondi (l’altro era Athena) sui quali BpVi ha investito in totale 350 milioni. Nella loro relazione finale del settembre 2015 gli ispettori della Bce descrissero un quadro devastante dell’investimento della Popolare Vicenza nei fondi, che comprarono anche azioni BpVi per decine di milioni.
Poi è iniziata la deposizione del manager di BpVi Alessandro Felloni, chiamato dalla difesa Giustini. Testimonianza incentrata sugli storni, cioè i rimborsi ai clienti per presunti errori contabili o su commissioni. E il teste ha spiegato come si ripulivano i rendiconti di certe operazioni per evitare problemi con gli ispettori della Bce.
POi è stato il turno di Veronica Marcuzzi, dal 2014 nello staff di Pellegrini, che ha spiegato i suoi compiti sulle funzioni dei controlli di rete, con relazioni semestrali. Questa ha detto che il suo staff poteva anche fare controlli sui bilanci e poi ci si è concentrati sui rapporti con la società di revisione Kpmg. In particolare su una riunione BpVi del 2014 su 17 posizioni di finanziamenti baciati già segnalati da Kpmg.
Infine è stato sentito Tommaso Chiappini, broker finanziario, contattato all’epoca da Bpvi per il fondo Optimum: pensava fosse un’operazione legata alla trasformazione in spa, ha dichiarato spiegando i particolari dell’acquisto e successiva dismissione chiesta da Vicenza dopo l’inizio del crollo bancario.
Di recente si è tenuta l’udienza del gip sulla richiesta di archiviazione dei pm per gran parte del vecchio cda e il collegio sindacale.