Continua il processo per il crac della Bpvi, martedì prossimo termineranno le requisitorie dei pm Salvadori e Pipeschi, con l’esame della posizione di Emanuele Giustini, uno degli imputati al processo con l’ex presidente Gianni Zonin, il consigliere Giuseppe Zigliotto, i dirigenti Marin, Pellegrini e Piazzetta, mentre è stato “stralciato” l’ex ad e a lungo direttore generale Samuele Sorato.
Nei giorni scorsi si è assistito alla ricostruzione dei fatti e delle testimonianze a carico degli imputati, con il pm Salvatore Pipeschi che si è sbilanciato a definire le azioni di Gianni Zonin come proprie di “un presidente forte ed invasivo”.
Intanto Zonin, presente in aula, continua a dichiararsi sereno e dice: “So quello che ho fatto e quello che non ho fatto. Sono tranquillo, lo sono sempre stato. Ho cercato sempre di fare il mio dovere, l’obiettivo era di far crescere la banca per salvarla“.
L’ex presidente è imputato per aggiotaggio, ostacolo agli organismi di vigilanza e falso in prospetto. “Non ho mai fatto imbrogli e questo mi ha dato e mi dà sempre serenità. Sono sempre stato rigoroso”, ha aggiunto Zonin.
Si attende, già per settimana prossima, la formulazione delle richieste di pena da parte della procura.