Il comune di Vicenza, come altre città venete, ha deciso di non farsi sfuggire l’occasione di partecipare al “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, promosso nel 2019, dai ministeri dell’Economia, dei Beni Culturali e delle Infrastrutture, per finanziare progetti di riqualificazione e rigenerazione di tessuti urbani in uno stato di particolare degrado.
E così proprio in questi giorni l’amministrazione vicentina ha presentato la domanda per tre progetti che riguardano tre macro aree da recuperare, in gara per cercare di ottenere i finanziamenti del Governo: la zona dell’ex-fiera al Giardino Salvi; quella di San Pietro e dell’ex macello e il Villaggio Giuliano a Campedello. La cifra totale messa a disposizione per il programma si aggira tra gli 800 e i 900 milioni.
Al bando possono candidarsi solo città con più di 60 mila abitanti e possono essere presentati al massimo tre progetti, destinatari ciascuno di una cifra che non può andare oltre i 15 milioni di stanziamento.
Per la prima area, quella dell’ex-fiera, il progetto steso da palazzo Trissino prevede la ristrutturazione della palestra, la creazione di sale convegni all’ex -cinema Arlecchino e nuovi alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica nell’immobile di contra’ Bonollo.
Per l’area di San Pietro e dell’ex-macello, sarebbero previsti l’ampliamento del pensionato Ipab e la creazione di un nuovo parcheggio, per liberare dalle auto la bella piazza Matteotti.
Per quanto riguarda invece il Villaggio Giuliano a Campedello, si chiede “la riqualificazione energetica e funzionale del complesso degli anni Cinquanta” e il recupero del polo scolastico di materne ed elementari.
Come ha sottolineato il sindaco Francesco Rucco, “il futuro di Vicenza deve prevedere il recupero dell’esistente, lo abbiamo sempre sostenuto, ma riqualificare e dare nuova vita al patrimonio ha costi insostenibili per le casse comunali”. L’ottenimento di questi finanziamenti sarebbe per la città uno straordinario volano per la ripresa, “con benefici immediati anche in termini di lavori pubblici da affidare alle imprese, come ha dichiarato l’assessore alle infrastrutture, Mattia Ierardi.