Scuote i media di tutto il mondo la frase di Joe Biden, noto gaffeur, che con disarmante facilità ha dato dell’assassino a Vladimir Putin. Un Biden sempre più nella scia di Donald Trump, si potrebbe dire. Che mette l’ “America First” nel piano di rilancio dell’economia post-Covid e che invita gli immigrati a restarsene a casa loro; seppur in modo più pacato rispetto al predecessore.
Ma è con la sparata su Putin che rivela una forte analogia col tycoon; quello scarso peso dato alle parole e quel senso di libertà nel poter dire qualunque cosa, forte del suo ruolo di uomo più potente del mondo.
Nello specifico, però, Vladimir Putin non è un assassino. È spregiudicato ed abile; e come ogni uomo a capo di una grande nazione, può avere sulla coscienza dei morti in qualche guerra. Ma non c’è un singolo, valido e reale motivo per giustificare un’affermazione del genere. E risulta ancor più grave poiché è rivolta ad un capo di Stato democraticamente eletto e che rappresenta oltre 140 milioni di russi. Che, a loro volta, rappresentano un partner imprescindibile per ogni potenza mondiale, finanche la potenza, per dirimere le più importanti questioni a livello internazionale.
Quel che però è importante chiedersi è se faceva sul serio, il fu sleepy Joe. Oppure se con uno stile mutuato a Trump, ha voluto dare un contentino ai russofobi d’oltreoceano e lasciar intendere un prossimo scontro, seppur a bassa intensità; quando in realtà non ha nessuna voglia di litigare con Mosca.
Siamo infatti così sicuri che Biden sia nemico di Putin, così come Trump ne era amico? Biden, come prima mossa, ha rinnovato per altri 5 anni il trattato START risolvendo la maggiore frizione USA-Russia; un trattato che Trump non voleva rinnovare e che poteva condurre ad una nuova corsa al nucleare.
Sempre il tycoon, nei suoi 4 anni da presidente non ha fatto sconti alla Russia su nessun fronte: Siria, Ucraina, Asia centrale, Navalny, North-Stream 2. La realtà è che per un’ampia fetta di americani, spesso influenti, la Russia è l’atavico nemico; il grande rivale geopolitico. E questo a prescindere che alla Casa Bianca vi sieda un democratico o un repubblicano.
Biden, sinora, si sta rivelando più accorto e pacato di quel che si poteva temere. L’auspicio è che continui così.
Federico Kapnist